Ricatti, molestie sessuali e paghe da fame, le braccianti agricole al sud

Stato Donna, 29 aprile 2022. Braccianti, operatrici, ricercatori, psicologhe, sindacaliste. Tutte raccontano come le molestie sessuali, i ricatti, le paghe da fame, le liste nere dei caporali siano un fenomeno radicato anche nell’Arco Ionico, l’area che comprende le provincie di Matera, Taranto e Cosenza.

Una vasta zona del Sud Italia dove il clima e la terra fertile favoriscono le coltivazioni di ortofrutta, dalle fragole all’uva da tavola fino agli agrumi. Sono le donne a essere richieste per garantire maggiore cura per le stagioni di raccolta e lavorazione della frutta più delicata.

Sono le donne, soprattutto le straniere originarie della Romania e Bulgaria, a vedere violati i propri diritti più elementari. Sono 119 le donne impiegate in agricoltura di origine rumena e bulgara intervistate e incontrate per il rapporto “Cambia Terra.

Dall’invisibilità al protagonismo delle donne in agricoltura” realizzato da ActionAid nell’ambito del programma che dal 2016 si occupa di indagare e intervenire sulle condizioni di vita e di lavoro delle donne in agricoltura in Puglia, Basilicata e Calabria per tutelare i loro diritti.

Foto: ActionAid

A peggiorare la vita delle donne sono le disuguaglianze strutturali di genere, come la disparità salariale tra donne e uomini. Nelle campagne le donne arrivano a guadagnare anche solo 25/28 euro al giorno mentre gli uomini ne ricevono 40. Inoltre, la pratica dei datori di lavoro sleali di dichiarare in busta paga un numero inferiore di giornate rispetto a quelle lavorate impedisce alle donne non solo di accedere all’indennità di infortunio, malattia e disoccupazione agricola, ma anche a quella di maternità.

“Il modello agricolo attuale non è sostenibile, né per le lavoratrici a rischio o in condizioni di sfruttamento, né per le tante imprese che rispettano le regole nonostante le molte difficoltà che il mercato e la concorrenza sleale impone loro.

Abbiamo bisogno di cambiare prospettiva, mettendo al centro i bisogni delle lavoratrici agricole come cittadine e come persone che ad oggi sono escluse dai più basilari servizi di welfare e più in generale dai processi democratici delle comunità di appartenenza.

Servono spazi pubblici di confronto dedicati alle donne, costruiti da loro e supportati da tutte le parti in causa, dalle imprese alle associazioni. Solo con il contributo di tutti – come sta accadendo nell’Arco ionico – possiamo coltivare relazioni positive dentro e fuori i luoghi di lavoro.

Le operaie agricole non possono più essere escluse o lasciate ai margini degli interventi delle istituzioni, ad oggi attuati senza una chiara prospettiva di genere. Continuare a farlo significa non mettere fine deliberatamente alle violazioni dei diritti e alle violenze che subiscono” spiega Grazia Moschetti, responsabile dei nostri progetti nell’Arco Ionico.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Discover

Sponsor

spot_imgspot_imgspot_imgspot_img
spot_imgspot_imgspot_imgspot_img

Latest

Storie di felicità che vanno raccontare dal vivo. Noi eravamo al mare

"Perché vedi Caterina, è sempre quello il problema. Usare se stessi come unità di misura. Se io sono felice con fatica riuscirò comprendere l'infelicità dell'altro che...

Puglia: donne iscritte ad Architettura il 70%, professione sempre più femminile

“Ci sono molte più donne iscritte alle facoltà di architettura. Parliamo di quasi il 70%. Questa è una professione femminile. Questo lo si deve...

Dal Conservatorio di Foggia a Bergamo: la ‘favola bella’ di Daniela Giordano

Foggia, 27 maggio 2023. Daniela Giordano, pianista di Foggia ed ex docente del Conservatorio, sarà la nuova direttrice del Politecnico delle Arti di Bergamo...

“Grazie Tina Turner, un po’ di noi lo dobbiamo a te”

"Mamma, è morta Tina Turner". Il silenzio all'altro capo della fibra è eloquente. "Ho visto", mi dice, e intuisco un dispiacere oltre l'ammirazione per...

Pnrr a Ordona, incontro sui contenuti del bando Mic e Museo Herma

Foggia, 25 maggio 2023. Si terrà il prossimo 27 maggio dalle ore 15,30 presso la Biblioteca Comunale di Ordona l’evento partecipativo promosso dal Comune...