“Donne non Pupe” al Set Mediterraneo di Milano moda e luci dalla Puglia

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StatoDonna, 21 gennaio 2023. Grande successo di pubblico per la prima edizione di Milano Set mediterraneo 2023 che ha animato lo scorso weekend la centralissima Piazza Mercanti e Palazzo Giureconsulti. Il convegno “Donne, non Pupe”, la sfilata di abiti da sposa firmati dalla stilista di Grottaglie Carmela Comes e le Pupe in ceramica ad altezza naturale, hanno contato oltre 400 visitatori.

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A questo si aggiunge il passaggio di tantissimi milanesi, e non, che hanno potuto camminare sotto le volte della suggestiva installazione di luminarie della tradizione pugliese insieme ad altre preziose Pupe. L’evento, giunto alla settima edizione, approda per la prima volta a Milano esportando non solo il racconto del territorio ma il wedding tourism e il messaggio sociale contro la violenza sulle donne che ne ha caratterizzato il percorso.

L’evento si conclude quindi con grande soddisfazione che Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura di Regione Puglia, esprime attraverso queste sue parole: “Sono davvero orgoglioso dell’evento Milano Set Mediterraneo, Donne non pupe, con cui Regione Puglia si è presentata a Milano nel primo week end del 2023 dopo le festività natalizie. È proprio questo il modo in cui la Puglia della Cultura e del Turismo promuoverà sé stessa nei prossimi anni, dopo aver superato la drammatica crisi della pandemia: ripartendo dalle Radici, dalla propria identità più autentica fatta di artigianato artistico, sapienza delle mani, talento e creatività. Declinate in comparti fondamentali per il sistema dell’economia culturale e turistica pugliese: alta moda, ceramica, luminarie, enogastronomia di eccellenza, audiovisivo, masserie, wedding. Per tutto questo ringrazio gli straordinari operatori pugliesi che credono in questo progetto e ne saranno sempre più protagonisti”.

Entusiasmo che trapela anche dai commenti di chi ha contribuito alla realizzazione degli eventi come Carmela Comes, stilista che ha sfilato con i suoi abiti da sposa: “I miei abiti sono racconti che descrivono ciò che sono: la mia passione, il mio fare, sono fili che uniscono una bellezza che privilegia l’eleganza. Veder sfilare la mia nuova collezione in questa cornice di eccellenze pugliesi a Milano è stato ancora più suggestivo e magico. Anche questo rappresenta un tributo alla grande artigianalità con cui realizzo tutti gli abiti da sposa”.

Salvatore Dipierro, ideatore dell’installazione luminosa dice: “Sono entusiasta di aver preso parte all’evento Milano Set Mediterraneo e dell’esito positivo con la grande affluenza di pubblico. Tutto grazie al lavoro di team con Carmela Comes Bride, atto a valorizzare la manifattura pugliese nel capoluogo lombardo. La conferma è arrivata dai numerosi milanesi e dai turisti che hanno potuto ammirare dal vivo le nostre luminarie allestite nella centralissima Piazza Mercanti”.

Chiude i commenti anche Gaetano Fasano le cui mani sapienti hanno permesso di ammirare dal vivo le Pupe in ceramica bianca ad altezza naturale, icone dell’evento: “È  stato molto emozionante vedere le nostre Pupe in ceramica, ad altezza naturale, in questa cornice. Vedere come gli occhi dei milanesi le osservavano e le ammiravano. Siamo orgogliosi di aver creato un simbolo per le donne e contro la violenza perpetrata su di loro attraverso la nostra tradizione di bottega, tutto narrato in uno scenario positivo e affascinante come Milano Set Mediterraneo”.

Grande partecipazione anche al convegno dove si è approfondito il tema della violenza sulle donne, attraverso le parole dei relatori Elena Lattuada (delegata del sindaco di Milano alle Opportunità di Genere), Chiara Ceretti (presidente di Spazio 3R), Marianna Cardone (Consiglio Nazionale Donne del Vino), Pia Berlucchi dell’omonima cantina Fratelli Berlucchi e vicepresidente Donne del Vino e la giornalista Giuliana Parabiago come moderatrice. Si ringrazia la partecipazione di Antonella Albano, prima ballerina della Scala di Milano, che ha aperto e chiuso la sfilata di Carmela Comes Bride. E Gabriele Emiliano per la regia.