Stato Donna, 9 maggio 2022. Alessandra Menga è una beauty manager di Foggia, un’ imprenditrice dell’estetica che ha creato la sua attività nel 1989, da quando la sua azienda è nata. Presidente di Impresa Donna Confesercenti dallo scorso febbraio, è arrivata a ricoprire anche il ruolo di vice-vicario Confesercenti Foggia, prima volta nella storia dell’associazione di categoria in città. “Voglio mettere in evidenza- dice rispondendo alla domanda se gli uomini qui non risultino troppo ‘conservatori’- il fatto che gli uomini dell’associazione si sono aperti nei confronti delle donne, e gli stessi dirigenti hanno sollecitato perché fosse una figura femminile a ricoprire questo ruolo. Forse lo è stata conservatrice, ma le cose stanno cambiando”.
Conciliare famiglia e lavoro non è stato semplice durante questo percorso: “Mio marito, la mia famiglia e qualche baby sitter mi hanno supportato nei momenti più difficili. Quando i figli sono piccoli tu sei piena di conflitti e di sensi di colpa: da una parte perché pensi che loro debbano vedersela ben presto da soli, dall’altra perché se rinunci al lavoro non hai guadagno. Un imprenditore sta sul pezzo 24 h su 24, e ci pensa anche la notte, diciamo che non si stacca mai dal punto di vista emotivo dalla sua azienda”.
A proposito delle reazioni che hanno provocato alcune parole dell’imprenditrice Elisabetta Franchi è sconcertata: “Ma una donna prima dei 40 anni che fa, muore di fame? Non condivido affatto quelle parole, ovviamente, io supporto le donne e il coordinamento che ho fortemente voluto appena diventata presidente mira proprio a questo, incentivare le donne a fare impresa. Le donne sono una risorsa, hanno bisogno di supporto esterno, dagli orari delle scuole più flessibili e continuati- dicevamo nell’incontro con la consigliera di parità Assunta Di Matteo- a quello dei nidi aziendali, sicuramente hanno bisogno di più strutture”.
I suoi sono piccoli e chiari obiettivi, ma realizzati: “Volevano un incontro sul fondo impresa femminile e l’abbiamo fatto, perché uno dei problemi per le donne è che non sono informate, o non lo sono abbastanza, o si informano dai propri mariti, invece devono essere loro protagoniste delle loro scelte”. Anche se le imprese foggiane sono sempre più in rosa, e fra queste spicca il settore agricolo, le donne ai vertici del sistema produttivo e dirigenziale non superano un quarto del totale in ogni variante.
Numeri che lasciano riflettere e che indicano la strada da percorrere. “Un po’ poco, in effetti –dice la vicepresidente di Confesercenti –, occorre spingere per una presenza maggiore delle donne nelle associazioni di rappresentanza delle categorie economiche e nelle istituzioni. Le donne non essendo mai state coinvolte nella gestione del potere sono le uniche che possono essere portatrici del rinnovamento”. Ritiene che anche la scuola abbia un ruolo importante nell’insegnare ai giovani a fare impresa: “Devono conoscere le opportunità a disposizione, i rinnovamenti che possono portare sul loro territorio, come si crea una startup, questo può renderli più inclini a intraprendere un’attività imprenditoriale”.
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