Floriana De Vivo, pioniera dello sport paralimpico, ospite di “Dea”

Stato Donna, 16 marzo 2022. Dea Donne che ammiro è una community che si occupa di promuovere e far conoscere personalità femminili che si sono distinte in vari campi, a livello nazionale e internazionale.  community della DEA

Il 15 marzo ha intervistato online Floriana De Vivo, nata a Lucera e residente a Foggia, presentata a Mariangela Cassano, ideatrice e conduttrice di “Dea”, da Danila Paradiso. La giornalista è titolare dell’agenzia di comunicazione “Pop corn press” con cui le nostre testate quotidianamente interagiscono.

Da questa conversazione abbiamo conosciuto il suo impegno per lo sport, un settore in cui ha sempre lavorato, prima come insegnante di sostegno nella scuola primaria, poi come insegnante di scienze motorie nella scuola secondaria di II grado. Dal 2008 è delegata regionale Fisdir (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali) e vice presidente CIP Puglia (Comitato Italiano Paralimpico).

“Ha sempre creduto nei sani principi dello sport, soprattutto per la disabilità, tanto da essere pioniera di una disciplina paralimpica, il nuoto sincronizzato, con persone con sindrome di down – ha spiegato Danila-. Abbiamo condiviso una bellissima esperienza stando nella stessa squadra di pallavolo anni fa, l’ho lasciata da ginnasta e l’ho ritrovata immersa nel mondo delle persone con disabilità”.

Da sin Mariangela Cassano, Floriana De Vivo, Danila Paradiso

Andava all’oratorio di S. Giuseppe per i corsi estivi e lì, ha raccontato Floriana “c’era un ragazzo con sindrome di down che mi stava sempre vicino. Ho voluto capire portandomi dietro questa voglia di aiutare. Oggi non riesco a vivere la mia vita senza di loro, e dobbiamo essere noi la loro voce. Sono tanti i rischi per loro di essere esclusi dalla socialità e di fare sport solo come terapia, e non come attività vera e propria, quella che porta notevoli benefici tenendo lontani la depressione, l’uso di farmaci e cheti fanno restare in forma”.

Floriana ha introdotto come disciplina paralimpica il nuoto sincronizzato- “venivo dalla danza ritmica e la collega con cui collaboro dal nuoto, insieme abbiamo chiesto alla federazione nazionale di introdurre il nuoto sincronizzato fra le discipline paralimpiche, il via è arrivato nel 2012, dopo 6 anni dalla domanda”. Da lì sono stati collezionati una serie di successi e medaglie, oggi sono 40 in tutta Italia le atlete che praticano questo sport e che sono parte della rosa nazionale, una è di Foggia.

“Capacità di ritmo, mobilità, velocità, coordinazione, questo è tutto quello che si sviluppa ed è richiesto ma la chiave della vittoria è il lavoro d’inclusione”, prosegue Floriana. La sua società si chiama “Elpis”, come l’ultima speranza uscita dal vaso di Pandora, negli anni a Foggia sono state organizzate varie manifestazioni sportive e sono arrivati atleti da tutta Italia con i loro genitori: “La famiglia è il principale supporto di questi ragazzi anche se la federazione nazionale fa molto, soprattutto ad alti livelli, e anche la Regione Puglia”.

In un recente progetto, le eccellenze dello sport paralimpico si sono unite a quelle dell’ agroalimentare tramite un’azienda, Pasta Puà: “C’è un buco nero nella vita di questi ragazzi che è la mancanza di lavoro dopo una serie di difficoltà nel fare sport e organizzare la vita sociale. I titolari di questo pastificio hanno trasformato l’azienda in cooperativa sociale, dalla fucìna dell’alternanza scuola-lavoro passa l’acquisizione di alcune capacità, dalla catalogazione alla consegna a loro affidata dei prodotti, attività per cui vengono retribuiti. Abbiamo cominciato a Natale scorso e continueremo per Pasqua”.

Si è poi parlato dell’esclusione degli atleti russi e bielorussi dalle Paralimpiadi invernali di Pechino, scelta non condivisa da Floriana: “Potevano mostrare un abbraccio fra atleti russi e ucraini, si lavora quattro anni per questo, anche avere una medaglia significa molto”. La conversazione, com’è nello stile di “Dea, si è conclusa con una promessa che è una staffetta, portare in community un’altra “donna che ammiro”.

Si chiama Loredana Montico, detta Lolli, l’atleta segnalata da Floriana De Vivo, allenatrice di nuoto sincronizzato che tiene stage in tutto il mondo. Ha lavorato con le nazionali di Italia, Inghilterra, Usa e Australia e l’ha aiutata a far partire la disciplina a livello paralimpico. Oggi, è anche il direttore tecnico della DSISO (down sindrom international swimming organization). Ha partecipato alle Olimpiadi di Atene 2004, Pechino 2008, Londra 2012, Rio 2016, e Tokyo 2020. Chissà che non la vedremo presto nella community di “Dea”.

 

Redazione

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