Floredana Arnò: “Giovani più consapevoli dei tesori della propria terra”

Stato Donna, 21 dicembre 2021. Se dovesse decidere qual è il patrimonio immateriale di Foggia direbbe che sono le tradizioni, le ricette tipiche, le processioni, le filastrocche: “Ho scoperto un mondo di poeti leggendo alcune composizioni di Michele Dell’Anno, e queste cose vanno tramandate, i nostri figli, i giovani, devono conoscerle”.

Floredana D’Arnò è la presidente del club per l’Unesco di Foggia. In questi giorni- stasera a Cerignola- è impegnata con Antonio Gelormini – giornalista e storico, autore del progetto sui Rosoni di Puglia candidati a patrimonio Unesco- nelle presentazioni presso i comuni della provincia.

Solstizio e “Rosoni di Puglia” nel duomo di Cerignola, il tour prosegue

Sono sei i “merletti di pietra” candidati dalla Capitanata, quello della cattedrale di Troia, che con Ostuni e Otranto fa parte del gruppo in pole, ma ci sono anche Lucera, Bovino, Siponto, Cerignola e S. Severo. “Gelormini sta mettendo su un fascicolo importante dal punto di vista storico-archeologico, ma altrettanto importante è il supporto degli enti per la presentazione poi alla commissione Unesco”.

Nella cattedrale di Foggia con Antonio Gelormini (a sin) e Trifone Gargano

Floredana vorrebbe elencare tutti i progetti messi in piedi durante questo decennio e commenta: “Una foresteria di 6 appartamenti con 12 stanze per persone in difficoltà economica, tutti pazienti di radioterapia e ematologia”, dice parlando di un’iniziativa al Policlinico Riuniti.  Il 15 gennaio apriamo presso la procura una sala ascolto per minori abusati dopo quella già attivata in questura. Un luogo colorato, il più possibile gioioso dove il minore vedrà soltanto il suo psicologo. I lavori li hanno seguiti due avvocate che stavano sul posto, ringrazio l’ordine degli avvocati per il loro contributo e in particolare la federazione dei pediatri della provincia di Foggia”.

Girando le scuole ha notato che le nuove generazioni sono molte attente ai temi dell’arte e del territorio e anche della convivenza civile se non viene rispettata. “Ingenuamente, quando io dico ai bambini ‘vi nomino sentinelle Unesco’, segnalatemi tutti gli atteggiamenti di violazione delle regole, fatelo presente a un adulto…allora li vedo entusiasti. Comunque conoscono poco la loro terra, a volte per questo i giovani la disprezzano, invece potrebbero trarre idee per progetti culturali, turistici gastronomici”.

Una visita a Orsara (ottobre 2020)

Ha intercettato il club di Foggia tramite Dario Damato, il noto pittore e anche ex presidente con cui si dilettava a parlare di Impressionismo di cui è appassionata. “Mi sono avvicinata a questa realtà anche tramite l’avvocato Clima, uno storico, un viaggiatore, un uomo pieno di idee”. Era il 2008, da allora Foggia è cambiata: “Ho sempre girato molto come dirigente di un ente di patronato, la differenza rispetto alle altre città si vedeva già allora, adesso direi che sono peggiorate le strade, l’illuminazione, il controllo. Meglio che ci sia il commissario, almeno sappiamo che la disponibilità sarà solo per la città, anche se tutti questi cambiamenti non si notano. Si vede un vigile urbano in giro, per esempio? Comunque il fatto delle strade buie è veramente un pericolo per chi guida e per i pedoni, spesso anche molto indisciplinati”.

Lo scoramento da classifiche sulla qualità della vita dura poco: “Poi, insieme ai 70 soci di Foggia, ci mettiamo al lavoro ognuno in base alle proprie le competenze”. La provincia, rispetto al capoluogo, le sembra più “comunitaria, più legata alle sue tradizioni, anche se Foggia è una città molto solidale che non si finisce mai di ringraziare da questo punto di vista”. Il progetto che sta portando avanti da qualche anno riguarda la creazione di una rete per il museo della transumanza a Palazzo Dogana: “Abbiamo una documentazione unica e infinita, dai tratturi all’architettura”.

Un patrimonio, insomma, a parte quello immateriale come la dieta mediterranea, declinata in sinergia fra il centro studi di Foggia, il museo della dieta mediterranea a Pioppi, nel Cilento, e una serie di altri attori locali fra cui la facoltà di agraria, la Asl, il Crea, le scuole, i Comuni: “A noi piace aiutare la città e fare poche chiacchiere, non solo convegnistica, insomma”.

 

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