Samanta indica: “Conoscere se stessi per trovare la felicità”

STATODONNA.IT, 01 novembre 2021. Ordona. Non è mai troppo tardi per imparare ad essere felici. Per farlo, è necessario ascoltarsi, provando a comprendere quali possono essere le più reali e profonde aspirazioni della parte più intima del proprio corpo e della propria mente, del proprio sé.

Lo suggerisce Samanta Mancini, nelle pagine del suo libro “Piccolo breviario delle emozioni”, presentato il 30 ottobre presso la Biblioteca comunale di Ordona in “un altro appuntamento con la cultura”, proposto dall’Amministrazione locale.
“Con Samanta abbiamo parlato delle emozioni e di quanto queste condizionano le nostre scelte di vita” così, sulla sua pagina Facebook, Adalgisa Latorre, sindaco della cittadina del sito archeologico di Herdonia, e presente all’evento “Abbiamo parlato del dialogo interiore e della sua importanza”.
Intervenuti alla presentazione, la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Stornarella-Ordona, “Aldo Moro”, Maria Anna Valvano, i docenti, i genitori, gli alunni.
Samanta Mancini oggi è life-coach, formatrice, orientatrice, oltre che donna felice. “Di sicuro felice ora che ho imboccato la strada che desideravo da tempo e che magari, per casi vari, non avevo riconosciuto subito”.
Il suo desiderio più grande, continuare il percorso professionale del life-coaching attraverso il quale aiutare gli altri a comprendere e conoscere se stessi e le proprie emozioni, perché ognuno possa imparare a trovare la propria strada e, quindi, la propria felicità.
“Per aiutare gli altri dobbiamo, però, aiutare innanzitutto noi stessi” le sue parole a Statoquotidiano “È necessario, dunque, che ognuno di noi intraprenda un percorso di conoscenza personale che ci aiuti a comprendere chi siamo in ogni ambito: amoroso, di lavoro, di vita. Io stessa, se oggi sono una donna felice, lo devo proprio al percorso di crescita che ho sperimentato sulla mia pelle”.
Nel tempo attuale, cosa può rappresentare la figura del life-coach?, le abbiamo chiesto.
“Si tratta di una figura professionale importante tanto quanto quella dello psicologo. In particolare, il terreno di lavoro del life-coach sono emozioni quali insicurezza, paura, insoddisfazione, stress e infelicità. Tale figura, dunque, agevola l’individuazione di obiettivi realizzabili e fornisce la motivazione per raggiungerli.

Spesso si pensa che, quando si vive un momento di confusione o disorientamento, si debbano cercare solo figure professionali quali lo psicologo, lo psicoterapeuta. In realtà, il life-coach può intervenire ad affiancare e integrare il lavoro di tali professionisti. Fare rete con altre figure, credo sia molto importante al fine di lavorare in modo efficace per le persone”.

Come può declinare una donna il ruolo del life-coach?
“Lo dirò in termini molto generali, ma ritengo che nella donna vi sia una particolare predisposizione all’ascolto nel comprendere l’altro e nell’aiutarlo a conoscersi”.
Il  libro “Piccolo Breviario delle emozioni” nasce sulla base della personale esperienza di crescita e di evoluzione vissuta da Samanta Mancini.
“Prima di diventare orientatrice e life-coach, mi sono occupata di amministrazione e gestione del personale per 13 anni all’interno di una società per il lavoro. Poi, però, ad un certo punto, il mio corpo ha cominciato a mandarmi dei segnali, che sono andati avanti per circa due anni, con cui mi diceva che qualcosa non tornava. Stavo soffrendo di un disturbo da stress. Ho dovuto così pormi in atteggiamento di ascolto nei confronti di me stessa. Ed è da questo che è partito il mio cambiamento”.
In particolare, cosa ha fatto?
“Ho lasciato il lavoro che facevo e mi sono concentrata sulla mia crescita personale iscrivendomi ad una Scuola di Coaching all’interno della quale è possibile specializzarsi nelle diverse branche, che possono essere Life, Business e Sport. Prima sono diventata una professional coach e trainer in PNL, ossia Programmazione NeuroLinguistica. Successivamente, mi sono specializzata come life coach. Ho, quindi, partecipato a dei laboratori sulla conoscenza del sé e la sua evoluzione ed ho frequentato un master sulla figura dell’ <<Orientatrice di sistema>>, il cui ruolo è quello di supportare i docenti nella didattica e di affiancare i ragazzi nel tentativo di capire chi sono e dove vogliono andare, quali sono i loro obiettivi”.
Subito dopo aver terminato il corso di coaching, Samanta Mancini ha organizzato un seminario gratuito sulle emozioni, che ha proposto nel territorio della città di Foggia, denominato appunto “Emozionario”. Un percorso nel quale l’attenzione veniva puntata sulla conoscenza delle emozioni, sull’empatia, su come funziona il cervello dell’essere umano, sulla comunicazione efficace.
In seguito, il direttore della scuola frequentata per la sua formazione, le ha fatto notare che era arrivato il momento di scrivere un libro e che era pronta “per trasmettere agli altri, ciò che avevo imparato per me stessa”.
Così, partendo proprio dai contenuti raccolti nel seminario “Emozionario”, la giovane orientatrice di Foggia ha sviscerato tutte le conoscenze acquisite nel corso dei suoi studi stendendo il libro presentato ad Ordona. “Dove per me è stato particolarmente emozionante tornare” la sua sottolineatura “perché già lo scorso anno vi ero stata per un progetto con gli alunni di quinta elementare e di prima media delle scuola locale. In più, quest’anno sto lavorando nella stessa realtà ad un progetto sull’Orientamento al talento con i ragazzi di terza media”.
Il libro “Piccolo breviario delle emozioni” consta di due parti.
La prima, in cui racconto il mio percorso di crescita soffermandomi su alcuni episodi della mia infanzia e cercando di fornire al lettore spunti di riflessione attraverso una sorta di viaggio nelle tappe principali della mia vita e delle emozioni da me provate e vissute in tali circostanze.
Nella seconda, più tecnica, ho illustrato una serie di strategie attraverso le quali potersi conoscere e imparare a comunicare agli altri le proprie emozioni in modo efficace e con empatia”.
Da qualche anno, la Mancini porta la sua esperienza nelle scuole.
“Ho lavorato su Foggia e poi presso l’Istituto comprensivo “Aldo Moro” di Stornarella-Ordona. In particolare, per le classi di Ordona, abbiamo dato vita ad un progetto che si chiama “OrienTalento” il cui obiettivo è proprio quello di aiutare i ragazzi a comprendere e ad avere maggiore consapevolezza di se stessi al fine di imboccare la strada giusta per loro. Anche se, come dico io, quando vado in aula, non sono io che insegno, ma io imparo dai ragazzi”.
Già il filosofo Socrate, nell’antica Grecia , fece delle parole “Conosci te stesso”,  dal greco γνῶϑι σεαυτόν, in  latino “nosce te ipsum”, la sua massima preferita, interpretandola come un invito a considerare i limiti della conoscenza umana per poi procedere nella via del sapere e quindi della virtù.
Oggi, con Samanta Mancini, è davvero bello poter ancora pensare che, conoscendo se stessi, si può imparare ad essere felici. E non è mai troppo tardi.

A cura di Daniela Iannuzzi, 01 novembre 2021

Daniela Iannuzzi

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