Interverranno Antonio De Rossi, docente di Scienze e Tecnologie Alimentari dell’Università di Foggia; Pasquale De Vita, presidente del Gal Meridaunia; Gisella Naturale, senatrice della Repubblica; Aldo Patruno, direttore del settore Turismo e Cultura della Regione Puglia; Francesco Quitadamo, giornalista. A coordinare l’incontro sarà il giornalista Oscar Buonamano.
Di un territorio da cui si può partire o ripartire, una terra amata e sospirata può essere la tappa di un percorso che ci allontana da essa oppure ce la fa riscoprire, valorizzare, mettendola al centro di un progetto che è come un albero: ha radici profonde e antiche da nutrire e preservare, ma anche rami che crescono proiettandosi verso stagioni future.
PUGLIA AL PLURALE. E’ stato proprio Peppe Zullo, a metà anni ’80, ad accendere per primo i riflettori su una Puglia inedita, sulla “bellezza della lentezza”, i profumi e i sapori della Daunia dell’entroterra appenninico. Mentre ancora impazzava il fast-food imposto da tv e mercato globale, il cuoco-contadino faceva un viaggio a ritroso lasciando gli Stati Uniti e tornando a costruire futuro a Orsara partendo dal cibo autentico, quello da lui stesso coltivato, preparato e messo in tavola per far riscoprire il gusto di una tradizione e di una sapienza contadina pronte a diventare innovazione alimentare e culinaria. Il suo esempio fu seguito, imitato, a volte scopiazzato, divenne ispirazione e modello sul quale si è innestato un vero e proprio cammino di riscoperta per un intero territorio.
RECOVERY FOOD. E’ da quell’esempio che si riparte. “Parafrasando un termine che oggi è sulla bocca di tutti – ha spiegato Peppe Zullo – potremmo dire che il mio e quello dei Monti Dauni è un Recovery Food, il recupero di un elemento centrale per l’identità, la vita e il reale benessere delle persone, di tutte le persone, giovani e meno giovani, donne, uomini e bambini. Proprio ai bambini, al nutrimento del nostro futuro, ho voluto dedicare un intero menù di piatti nuovi, ideati e pensati per fare innamorare la ‘next generation’ di colori, profumi e sapori di cui spesso non riescono a fare esperienza nel modo più giusto e attrattivo per loro. Un’anteprima di questo ‘next generation menù’ l’ho recentemente presentata a Geo, su Rai Tre, riscuotendo un successo andato oltre ogni aspettativa”.
Siamo alla fine degli anni ’80 e Peppe Zullo ha voglia di realizzare il sogno di sempre: “Quando ero piccolo – ha raccontato lo chef – sognai una moltitudine di angeli che scendevano dal cielo e si accomodavano a tavola per gustare ciò che io preparavo”. Tornato a Orsara, il “cuoco contadino” ha trasformato un angolo della collina orsarese nella “Nuova Sala Paradiso”, una struttura con ristorante, albergo, enoteca e una splendida cantina decorata dagli angeli dipinti ovunque da Leon Marino. Non contento, ha poi realizzato un altro “eden” dei sapori a Villa Jamele, a pochi chilometri dal centro storico di Orsara di Puglia, ristrutturando un’antica tenuta del ‘900. “Oggi si riparte, perché un sogno è sempre in cammino”.
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