Corrado De Benedittis e miss Italia Corato, quando di fascia ce n’è una sola…

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Stato Donna, 5 luglio 2022. Come si diceva una volta? “Per te miss Italia… continua, o finisce qui”, dipende. Nel caso della manifestazione che si è svolta a Corato si potrebbe dire: “Per te miss Italia è senza patrocinio”. E spieghiamo. Nell’ingranaggio ben congegnato di miss Italia Puglia -che si appresta a organizzare la prima finale regionale il 10 luglio a Rutigliano- è successo qualcosa di anomalo. Corrado de Benedittis, sindaco di Corato, ha negato il patrocinio all’evento che si è svolto il 26 giugno e che ha visto vincitrice Isabella Lapenna.

La scia di polemiche è addirittura passata in consiglio comunale tanto che il sindaco, al centro delle polemiche, è intervenuto per spiegare a Radio Norba: “Non è stato concesso il patrocinio perché riteniamo sia giunto il momento che la politica recuperi il ruolo di stimolo propulsivo in relazione alla necessità di cambiare il modo di pensare e concepire la bellezza. Non c’è alcun intento polemico nei confronti dell’evento, al quale abbiamo dato il pieno riconoscimento. Non si tratta di coprire i corpi ma al contrario desideriamo affermare il diritto a scoprirsi e di non essere per questo giudicati o stigmatizzati in ragione di canoni che riteniamo superati”.

Ieri è intervenuto il gruppo di Fdi di Corato a esprimere il suo sconcerto per un sindaco “che partecipa al Gay Pride ma nega il patrocinio a miss Italia”. “Non conferire il patrocinio ad una manifestazione che significa cultura e spettacolo significa rinnegare la nostra storia. Un po’ come rinnegare Sanremo o il Giro d’Italia”, ha detto la parlamentrae del M5s Bruna Piarulli.

Insomma, fra tanti sindaci entusiasti di stare in giuria e sul palco a tributare onori e fasce compare “il cigno nero” del diniego, assicurando, tuttavia, ogni supporto logistico alla manifestazione. Circa il canone di bellezza che ritiene “superato” De Benedittis ha aggiunto ai microfoni di Radio Norba: “Dopo il periodo classico in Grecia è arrivato l’ellenismo, noi vogliamo essere un po’ meno platonici e un po’ più ellenistici”.

Anche con questa citazione dotta se l’è sbrigata il sindaco di Corato che, comunque, ha tenuto il punto. Secondo noi, a non essere né giudice né patrocinante ci vuole anche un pizzico di coraggio, tenuto conto della valanga di critiche rispetto a uno spettacolo storico e rodato. E poi, senza polemica, che miss Italia sarebbe?