“Progettiamo vite libere con chi vive il carcere”, lo spot di ‘Lavori in corso’

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Spot dell'associazione "lavori in corso"

Stato Donna, 29 aprile 2022. “Tutti i figli hanno il diritto di conservare un rapporto con i propri genitori, anche se reclusi, e un padre resta tale anche in carcere”, spiegano gli avvocati Antonietta Clemente e Umberto Di Gioia, che nel 2006 hanno fondato l’associazione Lavori in Corso – con sede a Lucera – credendo fermamente nel cambiamento, nelle opportunità, nelle seconde possibilità.

“Dal 2006 progettiamo vite libere insieme a chi vive l’esperienza del carcere e desidera un futuro diverso per sé e per la propria famiglia. Migliorare e chiarire i rapporti di coppia, i legami genitoriali e familiari, favorisce il reinserimento sociale a fine pena”, raccontano Antonietta e Umberto.

Secondo alcuni studi, infatti, un recluso che ha conservato i legami familiari rischia, in percentuale, tre volte meno la recidiva rispetto a un detenuto i cui legami familiari sono stati spezzati.

Per questo motivo la famiglia è al centro delle attività messe in campo dall’associazione, che ha realizzato 40 progetti con cui sono stati coinvolti ben 1.600 detenuti degli istituti penitenziari di Foggia e Lucera.

Nel corso degli anni, grazie anche al sostegno di 12 operatori e 100 volontari che hanno condiviso la filosofia di essere #costruttoridicambiaMenti, Lavori in Corso ha progettato e costruito luoghi fisici e relazionali all’interno del carcere, in cui i bambini si preparano all’incontro con il genitore e possono comprendere meglio le emozioni dell’incontro avvenuto, accompagnati da personale competente e formato. In contemporanea al lancio dello spot sarà online anche il nuovo sito dell’associazione, realizzato da Itlab srl, che in maniera dinamica e fruibile sintetizza la storia e la mission di Lavori in Corso. Il sito rappresenta uno strumento utile non solo per sensibilizzare la cittadinanza e diffondere i risultati delle attività messe in campo, ma anche per permettere ai parenti dei detenuti di contattare direttamente l’associazione, di fruire di strumenti pratici per gestire le problematiche che vivono quotidianamente e di avere un supporto psicologico, educativo e legale sulle tematiche legate alla genitorialità in carcere.

Il sito è in linea con la nuova brand identity di Lavori in Corso, realizzata dalla digital artist Antonella Tolve di Pit-Pop. La nuova identità – prendendo spunto dalla conta dei giorni che i detenuti fanno in carcere per “segnare” il tempo che passa – raffigura le sbarre tagliate da un fascio di luce: uno spazio in cui tutto può succedere.

“Il segno grafico che abbiamo scelto esprime una nuova possibilità, un progetto, una visione di cambiamento. Elementi che contraddistinguono l’associazione, perché i nostri “cantieri di cambiaMenti” hanno l’obiettivo di offrire un modello di presa in carico totale della persona rea, coinvolgendola in un percorso di reinserimento sociale, affettivo e genitoriale”, concludono i fondatori.

A partire dal 29 aprile il video “Mio figlio” sarà proiettato al Cineteatro dell’Opera di Lucera, prima delle proiezioni dei film in programma e durante l’intervallo.

Le attività di promozione messe in campo dall’associazione Lavori in Corso rientrano nel progetto “Figli di genitori detenuti: strumenti per chi li ama”, presentato ed approvato secondo l’Avviso pubblico per enti no profit del Terzo settore, di cui al D.Lgs. n.117/2017, per la realizzazione di progetti finalizzati a preservare, sostenere e ripristinare la relazione genitoriale tra detenuti e figli minori.