Mamma con figli (Canva Foto) - www.statodonna.it
Il carico mentale e il lavoro non retribuito delle madri influenzano la loro carriera. Ecco perché e cosa si può fare per cambiare le cose.
Le donne sono in primo piano quando si parla di occuparsi dei figli. Dall’organizzazione delle attività quotidiane alla gestione della loro salute, sono loro a coordinare tutto. Le mamme sono anche quelle che fanno le scelte educative e quelle relative al benessere psicofisico dei figli.
Le mamme si trovano a dover gestire tutto da sole. Tra carriera e gestione domestica, è difficile trovare un equilibrio perfetto. I problemi emergono quando non c’è un supporto adeguato e il carico mentale ricade sulla madre, senza il giusto.
In Italia, il problema è ancora più marcato. La distribuzione dei compiti familiari è sbilanciata, con le mamme che si fanno carico delle responsabilità quotidiane. Nonostante la parità di genere in molti settori, in casa la divisione dei compiti non è equa.
Le mamme svolgono un lavoro invisibile che non viene riconosciuto. La gestione della vita familiare richiede un impegno mentale continuo. La difficoltà sta nel fatto che questo lavoro mentale non è visibile, ma è importante per il funzionamento familiare. Quali sono questi compiti? Scoprilo ora!
I lavori delle mamme non pagati sono numerosi e non vengono considerati quando si parla di carriera o di benessere economico. Tra cucinare, gestire le finanze domestiche, portare i figli a scuola e monitorare la loro salute, le mamme sono occupate.
Questo lavoro non viene riconosciuto come un contributo valido o remunerato. Si parla di lavoro invisibile, perché nessuno paga per queste attività, anche se servono per il buon funzionamento della famiglia. Il carico mentale è composto da tutte queste incombenze quotidiane.
Alcuni Paesi già premiano le madri con sussidi e agevolazioni fiscali, ma in Italia la situazione è più difficile. Le mamme possono fare valere il loro ruolo anche in ambito professionale, con flessibilità oraria, part-time o telelavoro, ma non viene considerato l’impegno che si ha in famiglia. Secondo una ricerca condotta negli Stati Uniti, il 71% del lavoro intellettuale domestico ricade sulle madri. Questo lavoro cognitivo include attività come la pianificazione dei pasti, il monitoraggio delle attività scolastiche dei figli e l’organizzazione della vita quotidiana. I padri pensano che il carico mentale è condiviso, ma la realtà è diversa.
Le madri sono quelle che devono organizzare e ricordare tutto, mentre i padri si occupano di compiti occasionali come pagare le bollette. Questo squilibrio pesa sulle donne, ma può anche influire sulla loro carriera e sulla qualità della vita familiare. Per dividere meglio i compiti in famiglia, è importante una comunicazione chiara e un piano di suddivisione equa delle responsabilità. Le coppie dovrebbero sedersi e discutere delle esigenze familiari. L’adozione di uno schema che definisca i compiti quotidiani può aiutare a ridurre il carico mentale delle mamme. Le tecnologie, come le app di gestione familiare, possono aiutare a tenere traccia delle attività. Le mamme dovrebbero essere supportate dalle politiche aziendali per poter conciliare lavoro e vita familiare senza sacrificare la carriera. Una maggiore partecipazione dei padri serve per alleggerire il carico delle madri e per garantire una vita familiare più equilibrata. La notizia arriva da Corriere.
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