“Ho un brutto rapporto con i miei genitori”, eccoti 12mila euro | Confermato il primo bonus ‘affetto familiare’: ve lo dà il Tribunale però

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Padre e figlia litigano

(Pixabay/Freepik) - statodonna

Avere un brutto rapporto con i familiari può dare diritto a un bonus? Scopri quanto c’è di vero e se ne hai diritto ora!

Voci di corridoio farebbero riferimento a un bonus a tre zeri per chi ha dei problemi in famiglia, o non si trova più bene a stare in casa con i genitori. Come funziona e quali sono le novità? Scoprilo ora!

Secondo i rumors, potrebbe anche bastare indicare al personale di riferimento di avere problemi a casa, senza avere dei documenti che attestano il problema. Infatti, è il tribunale a decidere se hai diritto.

Restare in casa dei genitori anche da adulti non è facile, anche quando le condizioni economiche non permettono di fare altrimenti. Infatti, tra lavori precari e realtà difficili, è complicato riuscire a comprare o ad avere casa in affitto da giovani o da adulti.

Come fare per avere un aiuto e affrontare le sfide della famiglia? Per alcuni potrebbe essere una libertà ritrovata, ma i rischi sono dietro l’angolo: è il tribunale che sceglie a chi dare ragione. Scopri quanto c’è di vero ora!

Bonus o causa?

Quando si parla di bonus o aiuti dallo Stato, devi dimostrare che hai i requisiti giusti. Le voci che senti in giro su questi aiuti, anche se ti danno speranza, prendile con le pinze e controlla le fonti ufficiali. Lo Stato chiede dei documenti per capire qual è la tua condizione e se hai diritto all’aiuto.

Quello che sembra un bonus o un semplice aiuto, potrebbe essere altro: un tuo diritto, un risarcimento o una pratica da fare in tribunale. Facciamo chiarezza sulle voci di corridoio che girano e perché fanno riferimento a una cifra esatta.

Tribunale
Banco del tribunale (Canva Foto) – statodonna

Come funziona

Il sito segretaricomunalivighenzi.it chiarisce che non si parla di un bonus, ma di un risarcimento legato a reati di ingiuria e diffamazione. La legge prevede delle sanzioni pecuniarie per chi offende l’onore o la reputazione di un’altra persona. Se l’offesa è considerata semplice, la multa va dai 100 agli 8000 euro.

La situazione cambia se l’offesa consiste nell’attribuire un fatto specifico alla persona offesa, oppure se l’ingiuria o la diffamazione avvengono in presenza di altre persone. In questi casi, la sanzione arriva fino a 12 mila euro. Se in una lite tra padre e figlio il tribunale dovesse accertare un reato di ingiuria o diffamazione, la parte lesa potrebbe ottenere un risarcimento che, nei casi più gravi, potrebbe arrivare a questa somma. Non è un bonus statale, ma un risarcimento dovuto a un illecito.