Allarme Poste Italiane: “Chi ci va in questo giorno è costretto a pagare la ‘Supertassa’” | C’è chi è rimasto sul lastrico per questo

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Poste italiane

Poste italiane soldi illustrazione (Depositphotos foto) - statodonna.it

Attenzione alla chiamata inaspettata: un giorno qualsiasi può trasformarsi in un incubo per chi si reca alle Poste.

Ci sono giornate in cui anche il gesto più comune, come recarsi allo sportello postale per ritirare una raccomandata, può assumere contorni inaspettatamente rischiosi.

In alcune località, infatti, sta prendendo piede un fenomeno che ha tutta l’aria di una nuova forma di raggiro, tanto subdola quanto semplice da attuare. Il meccanismo è talmente ordinario da non destare sospetti: una voce cordiale che, al telefono, invita a passare in Posta per ritirare qualcosa di urgente.

La realtà è che basta una telefonata ben studiata per mettere in allarme un’intera comunità. Quando a cadere nella rete sono cittadini insospettabili, colti alla sprovvista, il danno può essere immediato e grave.

Il sospetto cresce quando il numero delle segnalazioni si moltiplica e le storie iniziano a somigliarsi. C’è chi, dopo aver ricevuto quella telefonata, ha riferito dettagli inquietanti. Altri, invece, hanno deciso di non fidarsi e recarsi personalmente allo sportello, svelando così il raggiro che si cela dietro una semplice frase: “C’è una raccomandata per lei”.

La segnalazione pubblica e l’intervento del sindaco

Il primo ad alzare la voce è stato il sindaco di Zenson di Piave, Daniele Dalla Nese, che sabato 12 aprile ha usato i canali social istituzionali per lanciare l’allerta. Seguendo la comunicazione ricevuta dal direttore dell’ufficio postale locale, ha spiegato che è in atto una truffa telefonica che coinvolge direttamente il nome della filiale. A diverse persone è stato chiesto di fornire dati personali e sensibili, con la scusa di una raccomandata giacente.

La direzione postale ha confermato che nessuna chiamata di questo tipo viene mai effettuata da Poste Italiane, invitando i cittadini a non fornire alcun dato al telefono e a recarsi allo sportello solo per chiarimenti ufficiali. Come riporta Il Gazzettino, almeno 6-7 clienti hanno denunciato di essere stati contattati con lo stesso schema, facendo emergere un quadro allarmante e diffuso.

Portafogli
Portafogli vuoto illustrazione (Canva foto) – statodonna.it

Il meccanismo della truffa e le reazioni locali

Il modus operandi è semplice ma efficace: si riceve una chiamata in cui si invita a recarsi in Posta per una raccomandata, con l’aggiunta della richiesta di alcuni dati, apparentemente per facilitare il ritiro. Quando il cittadino afferma di voler passare di persona, la telefonata si interrompe bruscamente. È il segnale che qualcosa non torna. In molti casi, chi ha ceduto alla richiesta si è trovato esposto a gravi rischi per la propria identità digitale.

Il sindaco ha ribadito che questa pratica si sta espandendo anche in altri paesi della zona, e ha invitato i cittadini a fare rete, comunicare tra loro e a non abboccare. Un gesto semplice può diventare un’arma di difesa collettiva contro chi approfitta della buona fede per sottrarre informazioni sensibili e, nei casi peggiori, denaro.