Canone RAI, sopra Milano da oggi non si paga più: chiunque ci vive può iniziare a saltare di gioia | Per tutti gli altri nulla da fare

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Uomo felice senza canone Rai

No canone Rai (Canva Foto) - www.statodonna.it

Grandi novità sul Canone RAI: sopra Milano non si paga più! Ecco chi ne è esentato e perché tutti gli altri devono continuare a versarlo.

Molti italiani sognano di eliminare il pagamento del canone RAI, considerato da alcuni un onere ingiusto. L’idea di risparmiare questa spesa annuale attrae numerosi contribuenti, che sperano in una soluzione per evitare il tributo. Si sarebbero diffuse voci su possibili metodi per sottrarsi a questo obbligo senza conseguenze legali.​

Secondo alcune indiscrezioni, esisterebbe una soluzione che permetterebbe di non pagare il canone RAI. Queste voci hanno suscitato l’interesse di molti cittadini desiderosi di comprendere se hanno un fondamento. Approfondiamo la questione per chiarire se le voci sono vere.

Alcuni ritengono che il canone RAI dovrebbe essere eliminato o reso facoltativo, per chi non guarda la TV tradizionale. Con l’avvento delle piattaforme di streaming, molti italiani preferiscono altri mezzi di intrattenimento e informazione, ma pagano il canone lo stesso come tassa.

Negli ultimi anni, diverse proposte sono state avanzate per modificare il sistema di finanziamento della RAI. Alcuni suggeriscono di includere la spesa nel bilancio statale, mentre altri propongono un modello basato su abbonamenti volontari. C’è un modo per evitarlo? Scoprilo ora!

Caone Rai, dove non si paga

Le voci di corridoio suggeriscono che trasferirsi in Svizzera potrebbe esentare dal pagamento del canone RAI. Verifichiamo l’attendibilità di queste affermazioni per comprendere le reali implicazioni di un eventuale trasferimento. Come funziona?

In realtà, trasferirsi in Svizzera non esonera dal pagamento di un canone radiotelevisivo. È importante valutare le conseguenze di un trasferimento all’estero per evitare fraintendimenti e sanzioni. Quanto c’è di vero?

Televisione
Uomo con telecomando e televisione (Canva Foto) – www.statodonna.it

Come funziona

In Svizzera, il canone radiotelevisivo è gestito da SERAFE AG. Dal 2021, l’importo annuale è stato ridotto da 365 a 335 franchi per tutte le economie domestiche private. Questo contributo finanzia la SSR e i programmi radiofonici e televisivi locali e regionali in tutte le regioni linguistiche del Paese. Una parte dei proventi del canone viene destinata a 34 emittenti private per l’adempimento di prestazioni in concessione, all’incentivazione delle nuove tecnologie e alla ricerca sulle abitudini di consumo.

Il canone serve anche a coprire i costi per la gestione dello spettro di frequenze e la riscossione stessa del canone. Anche questo è obbligatorio per tutte le economie domestiche, anche se non hai apparecchi radio o televisivi. Dal 1° gennaio 2024, la possibilità di esenzione (opting-out) non è più applicabile. Così non si paga il canone Rai, ma si paga quello svizzero. La notizia arriva da serafe.ch.