Addio affitti brevi, da oggi o prenoti l’albergo o dormi sotto i ponti: non ci sono vie di mezzo purtroppo | La legge ha parlato chiaro

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Uomo triste senza B&B

Uomo triste senza bed and breakfast (Canva Foto) - www.statodonna.it

Le nuove regole sugli affitti brevi potrebbero cambiare il turismo: meno B&B e appartamenti in affitto? Scopri cosa sta succedendo ora!

Immagina di non trovare più B&B o appartamenti in affitto per pochi giorni. Le tue vacanze potrebbero diventare un incubo: hotel pieni, prezzi alle stelle, alternative inesistenti. Cosa sta succedendo? Alcuni cambiamenti normativi potrebbero ridurre l’offerta. È vero che gli affitti brevi stanno scomparendo?

Senza affitti brevi, le grandi città perderanno un pezzo del loro turismo. Le famiglie, che cercavano soluzioni economiche, dovranno ripiegare su hotel più costosi. Anche chi affitta potrebbe trovarsi costretto a vendere. Il rischio? Prezzi immobiliari ancora più alti.

Chi viaggia per lavoro può scegliere un affitto breve invece di un hotel. Se questi venissero eliminati, chi si sposta per pochi giorni rischierebbe di non trovare soluzioni adeguate. Il problema riguarda i turisti, ma anche studenti, lavoratori temporanei e chi ha bisogno di una sistemazione flessibile.

Alcune città stanno regolamentando gli affitti brevi con norme più rigide. Obblighi fiscali, restrizioni e divieti di keybox stanno rendendo questa attività meno conveniente per i proprietari. Cosa accade davvero? Scoprilo ora!

Cosa succede ai B&B

B&B e affitti brevi hanno trasformato il turismo come alternative più economiche e flessibili rispetto agli hotel. Molti viaggiatori preferiscono soggiornare in appartamenti e non in strutture alberghiere, con soluzioni personalizzate e più convenienti.

Nuove regole stanno ridisegnando il settore. Molti proprietari potrebbero rinunciare agli affitti brevi, così si riduce l’offerta di alloggi per i turisti. Quali sono i cambiamenti in corso? È tempo di scoprirlo ora!

Bed and breakfast
Bed and breakfast (Canva Foto) – www.statodonna.it

I cambiamenti in corso

Secondo QuiFinanza, gli affitti brevi stanno diminuendo. A febbraio 2025, gli annunci sono calati dell’11% nei principali capoluoghi. Firenze ha registrato il -20%, Roma il -9% e Milano l’8%. Le nuove regole stanno avendo un impatto forte, e molti proprietari stanno valutando se continuare o meno questa attività. La normativa ha previsto nuovi obblighi, che potrebbero comportare nuovi costi per i proprietari che hanno deciso di trasformare un appartamento in un bed and breakfast.

Il codice identificativo nazionale CIN è obbligatorio dal 2 gennaio 2025, ma il 15% degli alloggi registrati non lo ha richiesto. Su 613.000 strutture, solo 521.000 hanno il nuovo codice. Chi non lo possiede rischia di uscire dal mercato o di affittare in nero. Le norme sulla sicurezza e la tassazione più alta stanno contribuendo a ridurre l’offerta di affitti brevi. La scelta se tenere o meno il B&B spetta al proprietario, ma per chi mette in affitto casa per poco tempo ogni tanto rischia di pagare molte più tasse rispetto al passato.