“Ho gli occhi di un pipistrello”, ma è una persona: non è un film, ma una condizione rarissima | Se vedi così al buio ce l’hai anche tu
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Occhi pipistrello e donna (Canva foto) - www.statodonna.it
Una capacità sorprendente che trasforma il modo di percepire il mondo: questa persona è nata con gli occhi da pipistrello.
Gli occhi sono la nostra finestra sulla realtà, lo strumento con cui esploriamo forme, colori e distanze. Ma non tutti vedono il mondo allo stesso modo. Esistono persone con abilità visive fuori dal comune, che percepiscono l’ambiente in modi che sembrano quasi fantascientifici.
Gli animali ci offrono esempi incredibili di visione alternativa. I gatti, ad esempio, vedono benissimo al buio grazie a una sorta di specchio naturale dentro gli occhi, chiamato tapetum lucidum, che amplifica la luce. I serpenti, invece, possono “vedere” il calore, individuando le prede nel buio totale. Ma non si tratta solo di animali: anche alcuni esseri umani possiedono abilità percettive uniche, che permettono loro di orientarsi senza bisogno della vista.
Un metodo sorprendente è l’ecolocalizzazione, la stessa tecnica usata da pipistrelli e delfini per muoversi nell’ambiente. Questi animali emettono suoni e ascoltano gli echi che rimbalzano sugli ostacoli, creando una sorta di “mappa sonora” dello spazio attorno a loro. Questo sistema è così preciso che un pipistrello riesce a cacciare un insetto in piena notte senza vederlo. Ma la vera domanda è: può funzionare anche per gli esseri umani?
La risposta è sì. Anche se sembra incredibile, alcune persone riescono a “vedere” con il suono, proprio come fanno i pipistrelli.
Il cervello umano può adattarsi come quello di un pipistrello
Secondo la scienza, l’ecolocalizzazione non è una capacità riservata solo agli animali. Studi condotti dalla professoressa Lore Thaler dell’Università di Durham hanno dimostrato che alcune persone, soprattutto cieche, imparano a orientarsi facendo clic con la lingua. Questi suoni rimbalzano sugli oggetti e tornano all’orecchio, permettendo di capire dove si trovano le cose, quanto sono grandi e di che materiale sono fatte.
Uno degli esperti del settore, Andrew Kolarik dell’Anglia Ruskin University, ha spiegato che un bravo ecolocatore riesce a percepire l’ambiente quasi come se lo vedesse attraverso una nebbia fitta. I dettagli non sono nitidi come con la vista, ma abbastanza chiari da evitare ostacoli, riconoscere porte o persino capire se c’è un albero davanti.
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Un uomo con gli occhi di un pipistrello
Uno degli esempi più incredibili è Daniel Kish, un uomo cieco che ha portato l’ecolocalizzazione a livelli straordinari. Fin da piccolo ha imparato a muoversi nel mondo emettendo clic con la lingua e, grazie a questa abilità, può persino andare in bicicletta senza vedere. Il suo cervello interpreta gli echi come una vera e propria immagine sonora, permettendogli di percepire ciò che lo circonda senza bisogno degli occhi.
Secondo l’articolo pubblicato da Particle, la cosa più sorprendente è che chiunque può imparare questa tecnica. Anche se poche persone al mondo hanno sviluppato un’ecolocalizzazione avanzata, la ricerca dimostra che il cervello umano ha un’elasticità incredibile. E chissà, forse in futuro potremmo tutti sviluppare un po’ di questa abilità, vedendo il mondo in un modo completamente nuovo.