ALLERTA ‘iceberg’, avvistato nell’isola italiana: “Pericolo abnorme per tutti” | La foto fa venire i brividi
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Ghiacciai e pericoli (Depositphotos foto) - www.statodonna.it
Un iceberg mette in allerta tutti: prestate attenzione se viaggiate in quelle zone.
Gli iceberg, quei colossi di ghiaccio che galleggiano nelle acque fredde, sono sempre stati una delle principali preoccupazioni per chi solca i mari più a nord. Il movimento degli iceberg è infatti difficile da prevedere e le correnti oceaniche possono farli dirigere verso rotte marittime trafficate, creando potenziali disastri per chi si trova a navigare in quelle acque.
Ogni anno, con l’arrivo dell’inverno, gli iceberg diventano una costante pericolo per le navi. La loro formazione è legata a cambiamenti naturali, ma oggi le cose sono un po’ cambiate. Il riscaldamento delle acque fa sì che sempre più iceberg si stacchino dalle piattaforme glaciali e comincino a vagare nell’oceano. Questi enormi blocchi di ghiaccio, seppur apparentemente immobili, si spostano lentamente, trasportati dalle correnti oceaniche e dai venti.
Anche se questi iceberg possano sembrare tranquilli e lontani dalla civiltà, rappresentano comunque un pericolo reale per la fauna marina. Le loro enormi dimensioni possono alterare l’ecosistema locale, creando problematiche per animali marini e uccelli, che potrebbero trovarsi a dover fare i conti con nuove difficoltà nella ricerca di cibo. Questi spostamenti inattesi sono una sfida non solo per gli scienziati, ma anche per chi vive di pesca o per le navi da crociera.
Il rischio più grande si manifesta quando questi giganti di ghiaccio si trovano a un passo dalle rotte marittime più trafficate, dove passano navi da crociera e mercantili. La storia ci insegna che l’impatto con un iceberg può avere conseguenze disastrose, come nel caso del Titanic.
Il colosso A23a: direzione pericolo
Oggi, c’è un iceberg che sta catturando tutta l’attenzione: si chiama A23a, ed è uno degli iceberg più grandi che siano mai stati avvistati. Con una superficie che si estende su 3.700 km² e un peso che si aggira intorno a un trilione di tonnellate, questo mostro di ghiaccio si staccò dall’Antartide nel 1986, rimanendo bloccato per decenni. Recentemente però, come documentato dal National Geographic, ha iniziato a muoversi, a causa delle correnti oceaniche che lo spingono verso nuove acque. La sua destinazione? La Georgia Australe, una piccola isola nell’Oceano Atlantico Meridionale, che ospita una ricca fauna di pinguini, foche e albatros.
Se A23a dovesse continuare la sua rotta attuale, potrebbe presto arrivare in una zona strategica per molte specie animali che dipendono da quelle acque per alimentarsi e riprodursi. L’arrivo di un iceberg di queste dimensioni potrebbe infatti interferire gravemente con le rotte migratorie degli animali, creando enormi disagi, soprattutto per i pinguini e le foche, che potrebbero trovarsi incapaci di accedere alle loro zone di alimentazione. Ma non finisce qui.
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Rischio per la navigazione: la situazione è critica
Oltre ai danni che un iceberg come A23a potrebbe causare alla fauna, c’è un altro grosso problema: la sicurezza della navigazione. La sua enorme mole lo rende facilmente individuabile dai satelliti, ma se dovesse frammentarsi in pezzi più piccoli, sarebbe più difficile seguirne i movimenti. Gli iceberg più piccoli sono difficili da monitorare, soprattutto quando il mare è agitato o la visibilità è ridotta. E se si scontrano con una nave, possono causare danni enormi, come dimostra la storia. Le navi da crociera, in particolare, sono a rischio se non vengono rilevati in tempo. A questo punto, gli esperti stanno monitorando attentamente il movimento di A23a. Se dovesse seguire la traiettoria prevista dalle correnti circumpolari, potrebbe allontanarsi dalle rotte principali e ridurre il rischio di collisioni. Tuttavia, se l’iceberg dovesse deviare dalla sua rotta, la situazione diventerebbe molto più pericolosa per le navi in transito, visto che sarebbe difficile prevedere la sua direzione. Le autorità marittime sono in allerta e stanno utilizzando tutte le tecnologie disponibili per evitare disastri.
Ma ce n’è davvero un altro simile in un’isola italiana? A prima vista potrebbe sembrare così ma in realtà è solo un’effetto ottico. A Scala dei Turchi – nell’agrigentino – vi è infatti una scogliera di marna bianca unica nel suo genere che è praticamente identica a un iceberg ma non lo è. Non c’è nulla da temere quindi.