L'IA alimenterebbe l'insicurezza femminile (canva.com) - www.statodonna.it
L’intelligenza artificiale e il suo impatto sull’autostima femminile: quanto incidono le immagini? Ecco i dati.
La crescente ed ampia diffusione dell’intelligenza artificiale e delle immagini digitalmente generate sta influenzando in maniera significativa la percezione che le donne hanno di sé stesse.
Un’indagine condotta da Dove, in collaborazione con esperti del settore, ha rivelato come l’uso di tali immagini accentui la pressione sociale riguardo agli standard di bellezza, esercitando un impatto potenzialmente negativo sull’autostima femminile.
Lo studio, che ha coinvolto 33. 000 donne in 20 paesi, ha messo in luce come molte di esse si sentano sopraffatte dalla necessità di conformarsi a ideali estetici spesso irrealistici, amplificati dai social media.
Dai risultati del sondaggio emerge inoltre che un numero significativo di donne desidera modificare il proprio aspetto fisico per rispondere agli ideali estetici visti online, molti dei quali creati tramite AI.
I dati dello studio sono stati riportati da Io Donna e sono i seguenti. Più di un quarto delle intervistate sarebbe persino disposto a sacrificare un anno della propria vita per ottenere il corpo ideale (una scena della serie inglese Fleabag rimarca lo stesso tema), mentre il 66% desidererebbe apparire più snodato, il 53% più snello e il 49% più formoso!
La psicoterapeuta Stefania Andreoli, che collabora con Dove, ha sottolineato come le donne siano costantemente sottoposte a una pressione che supera il semplice aspetto fisico. Questa pressione sociale non riguarda soltanto la bellezza, ma si estende anche ai successi professionali, ai ruoli familiari e sociali, e alla necessità di soddisfare aspettative irrealistiche. In un contesto così complesso, il desiderio di conformarsi a tali aspettative genera una stanchezza profonda che va ben oltre l’immagine esteriore.
L’intelligenza artificiale, in grado di creare immagini sempre più realistiche e perfezionate, gioca fra l’altro un ruolo cruciale nell’alimentare queste insicurezze. Le rappresentazioni generate dall’AI ritraggono spesso corpi e volti perfetti, irraggiungibili nella vita reale. Per contrastare questo fenomeno, Dove ha lanciato il progetto “Real Beauty”, attivo dal 2004 per celebrare la bellezza autentica delle donne, lontano dagli stereotipi perfezionati delle immagini digitali. Recentemente, il brand ha ampliato il suo impegno con la campagna “The Code”, che mira a sensibilizzare sull’impatto negativo dell’AI sull’autostima femminile.
L’iniziativa promuove l’inclusività e la rappresentazione di ogni forma di bellezza, con l’obiettivo di aiutare le donne a sentirsi più sicure di sé, senza dover conformarsi a modelli irrealistici. Per riassumere, l’intelligenza artificiale sta influenzando in modo sempre più profondo la percezione che le donne hanno di se stesse, alimentando insicurezze riguardo all’aspetto fisico. È essenziale dunque che la società tutta, con iniziative come quelle di Dove, si impegni a contrastare questa tendenza, promuovendo una bellezza inclusiva che favorisca la gioia e l’amor proprio anziché l’ansia.
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