Pensioni, se ti sei laureato quest’anno ci vai almeno 5 anni prima: non importa quale facoltà hai scelto, vale per tutti

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Anziane che guardano alla finestra

Donne alla finestra (Pexels Foto) - www.statodonna.it

Se ti sei laureato in un anno preciso ora puoi andare in pensione. Come funziona questa procedura? Scoprilo ora!

Per maturare il diritto alla pensione, in Italia è necessario aver versato un determinato numero di contributi previdenziali. Questi contributi sono una percentuale del salario lordo del lavoratore e vengono versati dal datore di lavoro agli enti previdenziali, come l’INPS.

I contributi versati durante la vita lavorativa vengono poi utilizzati per calcolare l’importo della pensione. Il sistema pensionistico italiano è basato su un meccanismo di solidarietà intergenerazionale.

Esistono diverse tipologie di contributi, tra cui i contributi obbligatori, versati dal datore di lavoro, e i contributi volontari, versati dal lavoratore per incrementare l’importo della pensione. Sono previste alcune forme di contribuzione figurativa, per periodi di inattività lavorativa, come la maternità o la disoccupazione.

Il numero di contributi necessari per la pensionecambia in base alla tipologia di pensione e ai requisiti specifici previsti dalla legge. Per la pensione di vecchiaia sono richiesti almeno 20 anni di contributi, mentre per la pensione anticipata possono essere necessari un numero maggiore di anni di contribuzione.

Come andare in pensione

Il primo passo è verificare i requisiti pensionistici. Una volta confermata l’idoneità, bisogna inviare una comunicazione formale al datore di lavoro, con una lettera scritta o una e-mail ufficiale. Indica con precisione la data in cui intendi cessare l’attività lavorativa.

Dopo aver inoltrato la richiesta di pensionamento, è utile mantenere un dialogo aperto con il datore di lavoro per definire i dettagli dell’uscita. Potrebbe essere necessario completare pratiche burocratiche o formare un successore. È anche consigliato informare colleghi e collaboratori per favorire una chiusura positiva del rapporto professionale. Ecco una soluzione per andare prima in pensione!

Ragazzo che aiuta un anziano
Uomo anziano che verifica i contributi con un ragazzo (Pexels Foto) – www.statodonna.it

Controlla quest’anno

Il riscatto della laurea è un’opportunità per valorizzare ai fini pensionistici gli anni dedicati agli studi universitari. Nel caso di una persona laureata nel 1985 con 40 anni di contributi, il riscatto potrebbe essere vantaggioso. Infatti, il riscatto permette di incrementare l’anzianità contributiva e, di conseguenza, l’importo della pensione. Per i periodi di studio antecedenti al 1996, è possibile optare per il calcolo della pensione con il sistema retributivo, più favorevole rispetto al sistema contributivo.

Il costo cambia in base a diversi fattori, tra cui l’età, il periodo da riscattare e la retribuzione percepita negli ultimi anni. È consigliabile richiedere una simulazione all’INPS per valutare l’impatto del riscatto sulla pensione e verificare se l’investimento è conveniente. La notizia arriva da Investire Oggi.