Quasi la metà delle consulenti per il lavoro sono donne

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La metà delle consulenti sul lavoro sono donne - Statodonna.it (DepositPhoto)

In pochi sanno che quasi la metà delle consulenti per il lavoro sono delle donne. L’indagine rivela i numeri reali: tutti i dati in questione.

La professione di Consulente del Lavoro sta diventando sempre più una scelta femminile. Secondo i dati recenti pubblicati dal Sole 24 Ore, quasi il 47% degli iscritti all’Albo nazionale sono donne, un dato che evidenzia una crescita costante negli ultimi anni. La componente femminile in questa professione è decisamente rilevante, e seppur con un incremento contenuto, rappresenta una chiara tendenza verso una parità di genere.

Nonostante le sfide, la presenza femminile è in continuo aumento, con un particolare risalto tra i giovani professionisti. I dati, raccolti dal Consiglio Nazionale dell’Ordine e dall’Enpacl, mostrano come la percentuale di donne tra le nuove iscrizioni stia superando quella degli uomini, con una quota del 53%. Questo trend positivo fa sperare in un futuro in cui le donne continueranno a giocare un ruolo fondamentale in questo settore.

Nel corso degli ultimi cinque anni, la crescita femminile nella professione di Consulente del Lavoro è stata moderata. Dal 45,90% di iscrizioni femminili nel 2018, si è arrivati al 46,82% nel 2023. Sebbene il ritmo di crescita non sia esplosivo, la stabilità di questo aumento segnala comunque un passo importante verso la parità di genere. Un dato che incoraggia ulteriormente è che le donne sono sempre più presenti tra gli under 40, dove la percentuale di iscrizioni femminili supera quella maschile.

Nonostante questi numeri positivi, un ostacolo persistente è rappresentato dal divario salariale. Il pay gap, che misura la differenza tra le retribuzioni di uomini e donne, è ancora del 30%, una cifra che, seppur inferiore rispetto ad altre professioni, rimane significativa. La disparità salariale è un tema caldo che richiede interventi mirati per raggiungere una parità effettiva, ma la professione sta comunque compiendo progressi.

Un settore in crescita, donne al comando in aree strategiche: quali sono

Un altro dato interessante che emerge dallo studio è il fatturato generato dai Consulenti del Lavoro. In particolare, le donne sono responsabili di una parte significativa dei risultati economici. Circa il 25% dei Consulenti che generano fatturati superiori a 500mila euro annui sono donne. Questo evidenzia come, non solo la presenza femminile stia crescendo, ma anche la capacità di leadership e gestione in ambiti ad alto rendimento.

Il fatto che molte donne occupino ruoli di responsabilità in studi che registrano fatturati elevati rappresenta un ulteriore segnale positivo per il settore. La professionalità delle donne sta guadagnando visibilità, soprattutto nelle aree di maggiore sviluppo economico e nell’ambito delle consulenze di alto livello. La crescita di questa quota rosa tra i consulenti è un passo fondamentale verso una parità anche nelle posizioni di leadership.

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Cosa dicono i dati sulla consulenza – Statodonna.it (DepositPhoto)

Le politiche di supporto per favorire la conciliazione: tutto sul campo del momento

La conciliazione tra vita privata e lavoro è una delle sfide più grandi per le professioniste di qualsiasi settore, ma lo è ancora di più per le donne che lavorano nel campo della consulenza. Per supportare questa necessità, l’Enpacl ha messo in atto politiche di supporto mirate a migliorare l’equilibrio tra vita lavorativa e familiare, soprattutto durante i periodi di maternità e post-parto.

Il futuro della professione di Consulente del Lavoro, con un forte coinvolgimento delle donne, appare quindi promettente. Con politiche di supporto mirate, come quelle per la conciliazione vita-lavoro e la formazione continua, le donne possono affrontare le sfide con maggiore fiducia. La professione sta diventando sempre più inclusiva, e l’equilibrio di genere non è più solo un obiettivo, ma una realtà tangibile. Le opportunità per le donne nel settore sono in continua espansione, e con il giusto supporto, le consulenti del lavoro continueranno a prosperare.