Alluminio da cucina, non usarlo più per questi alimenti | Rischi di prendere la malattia più brutta

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Utilizzo di alluminio da cucina (Depositphotos foto)

Utilizzo di alluminio da cucina (Depositphotos foto) - www.statodonna.it

Alluminio in cucina: ecco perché potresti usarlo nel modo sbagliato, corri subito ai ripari prima di peggiorare la situazione. 

L’alluminio è ovunque nelle nostre cucine. È pratico, economico, leggero. Ci avvolgiamo il cibo, lo usiamo per cuocere, conservare, coprire le pietanze avanzate. Insomma, sembra proprio un alleato perfetto. Ma c’è un piccolo problema: non sempre è sicuro.

Negli ultimi anni, diversi studi hanno sollevato dubbi sull’uso indiscriminato di questo materiale. Il che, detto in parole povere, non è proprio il massimo per la salute. Le autorità sanitarie hanno diffuso delle raccomandazioni su come utilizzarlo in modo corretto.

Certi cibi, infatti, favoriscono il trasferimento dell’alluminio nel piatto, aumentando l’esposizione a lungo termine. E il problema è proprio questo: una piccola dose ogni tanto non fa danni, ma l’accumulo nel tempo potrebbe avere effetti indesiderati.

Quindi, senza creare allarmismi inutili, la domanda da farsi è: quando l’alluminio diventa rischioso? E soprattutto, quali sono i cibi con cui non dovremmo mai usarlo? Vediamo tutte le accortezze da attuare per evitare guai a lungo termine.

L’alluminio e gli alimenti da evitare

La regola base è questa: niente alluminio con cibi acidi o molto salati. Perché? Perché queste sostanze lo corrodono, favorendo il rilascio di particelle nel cibo. Un classico esempio? Il pesce marinato con limone. Oppure i pomodori. O ancora i sottaceti e i formaggi stagionati. Insomma, tutti quegli alimenti che hanno un’alta acidità o un elevato contenuto di sale.

Ma non è tutto. Anche la cottura ad alte temperature può essere un problema. Usare teglie di alluminio in forno o sulla brace potrebbe far aumentare il trasferimento del metallo nel cibo, soprattutto nei cibi grassi come la carne e il pesce. E più l’esposizione è frequente, più aumenta il rischio di ingerire quantità significative di alluminio nel tempo. Ma quali malattie potrebbe portare questo utilizzo errato e prolungato?

Carta stagnola (Depositphotos foto)
Carta stagnola (Depositphotos foto) – www.statodonna.it

I possibili rischi per la salute

Il vero dubbio, però, è un altro: cosa succede al nostro corpo quando assumiamo troppo alluminio? Alcune ricerche dell’Istituto Superiore di Sanità suggeriscono un possibile collegamento tra l’esposizione prolungata a questo metallo e lo sviluppo di malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer. O anche altri disturbi più lievi come mal di testa, irritabilità e insonnia.

Al momento, le prove non sono definitive e gli studi sono ancora in corso, ma il Ministero della Salute raccomanda comunque di limitare l’uso di alluminio per precauzione, controllarne l’usura e non utilizzarlo mai più di una volta. Meglio non rischiare, no?