Addio debiti, queste cartelle non si pagano più | Scattata la prescrizione: sospiro di sollievo per un mare di italiani

Come fare con le cartelle esattoriali? Prima di pagare, verifica se non sono andate in prescrizione. Ecco cosa fare ora!

Un debito è un’obbligazione finanziaria che un individuo o un’entità (come un’azienda) ha nei confronti di un altro soggetto. Significa dover restituire una somma di denaro prestata o un bene ricevuto entro una data stabilita e con eventuali interessi.

I debiti possono nascere da diverse situazioni, come prestiti personali, mutui, carte di credito o ritardi nei pagamenti di bollette o rate. Esistono diversi tipi di debiti. Possiamo distinguere tra debiti a breve termine (da restituire entro un anno) e debiti a lungo termine (con scadenze superiori a un anno).

I debiti possono essere pubblici (contratti da governi o enti pubblici) o privati (contratti da banche, istituti finanziari o privati). Avere dei debiti può comportare diverse conseguenze. Un eccessivo indebitamento può limitare la tua libertà finanziaria e causare stress e ansia.

In casi estremi, un debito eccessivo può portare a procedure esecutive e a seri problemi finanziari. Ora ci sono dei debiti che non hai più bisogno di pagare. Quali sono e cosa devi controllare? Scoprilo ora!

Cos’è la prescrizione

La prescrizione libera dall’obbligo di pagare un debito. Dopo un certo periodo di tempo, chi avanza soldi perde il diritto di richiedere il pagamento. Questo termine, chiamato “prescrizione”, cambia a seconda del tipo di debito e della legislazione nazionale.

Qualsiasi azione, come una semplice richiesta di pagamento o una diffida, interrompe il corso della prescrizione e fa ricominciare a decorrere il termine. È importante sottolineare che la prescrizione non estingue il debito, ma impedisce al creditore di agire in giudizio per ottenerne il pagamento. Quali debiti sono caduti in prescrizione e non devi più pagarli? Scoprilo ora!

Quali debiti non devi pagare più

Nel 2025 molte cartelle esattoriali risalenti al 2020 andranno in prescrizione. Questo significa che imposte locali come IMU e TARI, contributi INPS e INAIL, multe stradali e interessi su debiti fiscali non dovranno più essere pagati. È importante ricordare che la prescrizione scatta solo se non sono state intraprese azioni di recupero da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Non tutti i debiti si prescrivono in cinque anni. Imposte come IRPEF, IVA e IRES, insieme a imposte di registro, ipotecaria e catastale, così come il canone RAI, hanno un termine di prescrizione di dieci anni. Le cartelle relative a questi tributi emessi nel 2015 andranno in prescrizione nel 2025. Rivolgiti a un professionista per capire qual è la tua situazione. La notizia arriva da biopianeta.it.