3500€ al mese, cercasi dipendenti urgentemente | Unico contro: si lavora il sabato
Un lavoro da 3500€ al mese, ma il sabato lavorativo tiene lontani i candidati: il racconto di un imprenditore.
Oggi il mondo del lavoro è un po’ un puzzle complicato, con aziende che cercano personale e giovani che, per certi aspetti, sembrano più selettivi. Le imprese provano di tutto: offerte allettanti, contratti interessanti e promesse di crescita.
Ma non è così semplice convincere tutti, soprattutto quando entrano in gioco certi aspetti che fanno storcere il naso ai candidati. Da una parte, ci sono imprenditori che si lamentano di non riuscire a trovare chi abbia voglia di lavorare.
Dall’altra, ci sono i lavoratori che guardano sempre più alle condizioni, agli orari e al tempo libero, non solo al guadagno. Oggi, lavorare significa anche valutare quanta vita personale si deve mettere da parte. Insomma, non è più solo una questione di stipendio, ma di come quel lavoro “si incastra” con tutto il resto.
Alcuni settori, poi, sembrano vivere una crisi più marcata. Quelli tradizionali o manuali, ad esempio, sono spesso snobbati dai più giovani, che magari preferiscono qualcosa di meno impegnativo o con orari più flessibili. Per non parlare di quei dettagli che, anche se piccoli, possono fare la differenza.
Il problema del weekend lavorativo
Tipo, lavorare il sabato: per tanti è una richiesta che spegne ogni entusiasmo, anche se l’offerta sembra super conveniente. Ecco, sembra che uno degli scogli più grandi sia proprio la disponibilità a sacrificare il fine settimana.
Ci sono aziende che offrono stipendi anche alti, ma che faticano a trovare persone disposte a fare compromessi. A volte, le aspettative dei datori di lavoro e dei dipendenti sembrano proprio non incontrarsi. E questo è uno dei casi di cui ha parlato un imprenditore italiano.
Lo stipendio è alto, ma chi ci sta?
Danilo Bonassoli, il capo di un’azienda a Lallio, vicino Bergamo, che sta cercando disperatamente tre dipendenti per una nuova linea produttiva. Dice che ha bisogno di due operai e un manutentore e che per quest’ultimo ruolo è pronto a sborsare 3.500 euro netti al mese. Una cifra che fa gola, no? Eppure, le candidature scarseggiano. Sembra incredibile, ma nessun italiano si è fatto avanti.
I pochi che si sono presentati sono stranieri senza esperienza. Bonassoli è convinto che il problema sia, tra le altre cose, la richiesta di lavorare anche il sabato. Secondo lui, i giovani italiani non vogliono più “sacrificarsi” per imparare un mestiere. Dice anche che, spesso, preferiscono lavori brevi per poi godersi l’indennità di disoccupazione. E così, alla fine, restano scoperti ruoli ben pagati ma percepiti come troppo impegnativi.