Il Ministero della Salute lo ha segnalato | Non mangiare questo prodotto: cittadini messi in allerta

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Ministero della Salute

Ministero della Salute (screenshot MinisteroSalute/YouTube) - www.statodonna.it

Il Ministero della Salute avverte su una novità che riguarda il ritiro di un prodotto: di quale parliamo? Scoprilo ora!

Il cibo contaminato in fase di produzione può causare gravi intossicazioni alimentari. Batteri come Salmonella, Listeria o Escherichia coli, presenti a causa di scarsa igiene o cattiva conservazione, possono provocare sintomi come nausea, vomito e diarrea. In casi gravi, possono portare a ricoveri ospedalieri o complicazioni croniche. Come difenderti?

Gli alimenti contaminati possono trasmettere malattie infettive che colpiscono l’apparato digerente o altri organi. Ad esempio, carne o pesce manipolati in condizioni non sicure possono contenere parassiti o virus. Anche frutta e verdura non lavate adeguatamente possono essere veicolo di contaminanti.

La contaminazione può causare allergie o intossicazioni chimiche se durante la produzione entrano in contatto con sostanze chimiche pericolose, come pesticidi o metalli pesanti. Cosa fare?

Per evitare rischi, scegli cibo di qualità, conserva gli alimenti e rispetta le regole di igiene domestica. Lava le mani, disinfetta superfici di lavoro e cuoci gli alimenti. Cosa è successo con un lotto contaminato?

I rischi per la salute

L’Escherichia coli è un batterio comune che vive nell’intestino di esseri umani e animali. Ceppi come l’E. coli O157:H7 producono tossine che possono portare a sintomi gastrointestinali, tra cui diarrea, crampi addominali e, nei casi più gravi, insufficienza renale. Questi ceppi si trasmettono con alimenti contaminati, come carne poco cotta, verdure non lavate o latticini non pastorizzati. Anche l’acqua contaminata può essere una fonte d’infezione.

Le infezioni da Escherichia coli possono avere effetti più severi in bambini piccoli, anziani e persone con sistema immunitario compromesso. Nei casi gravi, il batterio può causare la sindrome emolitico-uremica (SEU), una condizione che danneggia i reni. La prevenzione rimane la strategia migliore: qual è il lotto da controllare?

Cozze
Cozze sul piatto (Pexels Foto) – www.statodonna.it

A cosa fare attenzione

Il Ministero della Salute ha diramato un avviso di richiamo per un lotto di cozze (Mytilus galloprovincialis) a marchio Mitili Olbia, prodotto dall’azienda Arsellatori e Mitilicoltori Olbiesi Snc per Mitili Olbia Società Cooperativa. Il richiamo riguarda le retine da 2 kg con numero di lotto B5/10/12/24 e data di confezionamento 10/12/2024, prodotte nello stabilimento situato in località Sa Marinedda snc, a Olbia, Sassari (marchio UE IT E5N7U).

La causa del richiamo è la presenza di Escherichia coli ß-glucuronidasi positivo oltre i limiti normativi, un rischio per la salute che richiede la massima attenzione. L’azienda, a titolo precauzionale, invita i consumatori a non consumare le cozze di questo lotto. Chiunque abbia acquistato il prodotto può restituirlo al punto vendita, ottenendo un rimborso o una sostituzione. La notizia arriva da Il fallo Alimentare.