Lavoro in trasferta, adesso conviene davvero | Approvato il maxi rimborso: devono pagarti per forza

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Soese di trasferta

Riunione in team (Pixabay Foto) - www.statodonna.it

Lavoro in trasferta, come funziona con le spese? Ecco come arriverà il rimborso in base alle novità per il 2025. Scoprile ora!

Le società di consulenza inviano i loro consulenti presso i clienti per progetti specifici. Un consulente IT potrebbe essere assegnato a un progetto alla sede del cliente per creare o installare un programma specifico per quell’azienda.

Le aziende con tecnici, ingegneri e project manager possono mandare i dipendenti in trasferta per supervisionare cantieri, monitorare avanzamenti o risolvere problemi operativi. Un ingegnere civile potrebbe viaggiare per seguire la costruzione di un ponte in un’altra regione o Paese.

Un responsabile della logistica può andare in un magazzino distante dalla sede centrale per ottimizzare i processi di distribuzione. Anche un impiegato semplice può trovarsi a dover lavorare in trasferta per le esigenze aziendali anche di un solo giorno.

Come funziona e quali sono le novità introdotte nel 2025? La notizia ti lascerà senza parole: tieni conto di questo dettaglio, altrimenti rischi che non ti pagano tutti i rimborsi a cui hai diritto per la trasferta!

Cos’è il lavoro in trasferta

Le spese per il lavoro in trasferta comprendono i costi sostenuti dal dipendente per svolgere attività lavorative fuori dalla sede abituale di lavoro. Ora c’è una grande novità per il 2025. Di cosa parliamo? Il datore di lavoro rimborsa le spese di trasferta in uno di questi due modi: rimborsi analitici o indennità forfettarie. Con il rimborso analitico, il lavoratore presenta le ricevute o altra documentazione per ogni spesa sostenuta e il datore di lavoro paga l’importo speso.

Nel caso dell’indennità forfettaria, viene riconosciuta una somma predefinita per ogni giorno di trasferta. Se spendi di meno o di più la cifra dell’indennità è la stessa. Alcune aziende combinano le due modalità, con un’indennità di base a cui si aggiunge il rimborso delle spese extra. Quali sono le novità?

Spese di trasferta
Lavoro manuale (Pexels Foto) – www.statodonna.it

Come funziona ora

I rimborsi per vitto, alloggio, viaggio e trasporto con autoservizi pubblici non di linea (come taxi e noleggi) non concorreranno alla formazione del reddito – quindi non ci paghi le tasse sopra – solo se usi bonifici bancari, carte di credito o prepagate quando usi questi servizi. Gli strumenti tracciabili costringono a tenere conto di tutte le spese ed evitano l’uso del contante.

Cosa succede quando il lavoro in trasferta avviene nello stesso Comune dove si trova l’azienda? A partire dal 2025 non sarà più necessario fornire documentazione dettagliata del mezzo di trasporto per ottenere l’esenzione fiscale sui rimborsi di trasporto. I dipendenti potranno comprovare le spese con modalità alternative, come gli scontrini o le fatture. Questa innovazione interessa anche i rimborsi chilometrici e i servizi di taxi e noleggio. La notizia arriva da SkyTG24.