Il nuovo virus fa tremare l’Italia | Allarme rosso del noto virologo: previsto picco spaventoso, ecco quando
Virus in arrivo, cosa ci aspetta per il prossimo anno? Preparati già da ora, perché gli enti preposti sono già in allerta. Cosa devi sapere?
I virus influenzali sono una minaccia imprevedibile e in costante evoluzione. Ogni anno causano milioni di contagi e migliaia di morti nel mondo. Per fortuna oggi possiamo combatterli con i vaccini, ma è anche importante informarti per tempo su quello che succede.
Questi virus mutano di continuo. Le influenze stagionali colpiscono tutti: anziani, bambini e adulti sani. Il rischio di infezioni multiple e sovrapposizioni virali durante i picchi è sempre più alto, soprattutto nelle persone che sono già fragili per patologie pregresse.
Con l’inverno e le interazioni sociali in aumento, la situazione potrebbe aggravarsi. Cosa sta succedendo e come si stanno muovendo gli enti preposti per affrontare il prossimo picco stagionale e come si chiama il nuovo virus?
Anche se la pandemia è finita, il Coronavirus gira ancora, mentre si affaccia un nuovo virus che potrebbe avere il picco nelle prossime settimane. Ecco cosa sappiamo e cosa fare per difenderti dal nuovo virus!
Come difendersi
Per combattere l’influenza, la prevenzione è importante. La vaccinazione antinfluenzale, raccomandata ogni anno, è la strategia più efficace, soprattutto per anziani, bambini, donne in gravidanza e persone con patologie croniche. È importante anche adottare misure igieniche: lavarsi spesso le mani con acqua e sapone, evitare di toccarsi il viso e coprire naso e bocca quando si tossisce o starnutisce.
Limitare il contatto con persone malate e cambiare l’aria negli ambienti chiusi riduce il rischio di contagio. Una dieta equilibrata, ricca di vitamine e minerali, insieme a un’adeguata idratazione e riposo, aiuta a rafforzare il sistema immunitario. Qual è il nuovo virus che sta arrivando e quanto c’è da preoccuparsi?
Un nuovo virus
La stagione influenzale di quest’anno in Italia sembra avanzare più piano rispetto al 2023. Secondo il direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell’Università Statale di Milano, questo rallentamento è attribuibile a due fattori principali: la prevalenza del virus A/H1N1 e l’assenza di un freddo intenso. Nonostante la presenza limitata del virus A/H3N2, noto come influenza australiana, la stagione influenzale è in crescita, con un’incidenza di 8,6 casi ogni 1.000 assistiti nella prima settimana di dicembre, al di sotto dei valori dello scorso anno.
Con il previsto aumento di viaggi e interazioni sociali per Natale, gli esperti temono una crescita dei casi, con una stima di almeno 100.000 contagi in più nelle prossime settimane. La previsione del picco, secondo gli specialisti, è slittata a gennaio, dopo le festività e la riapertura delle scuole. La notizia arriva da Il Giorno.