Pensioni 2025, l’aumento è 50 volte più alto del previsto | La fetta più grossa la prendono i più anziani
Novità importanti sulle pensioni: annunciato l’aumento dell’assegno, ed è maggiore di quanto ci si aspettasse.
Le pensioni in Italia sono da sempre uno dei temi più sensibili per milioni di cittadini e influenza non solo le decisioni politiche, ma anche il clima sociale. Ogni anno, le previsioni sull’adeguamento degli importi pensionistici diventano oggetto di discussione, con particolare attenzione alle classi meno abbienti.
Tra i fattori determinanti, l’inflazione svolge un ruolo cruciale. L’adeguamento delle pensioni è legato alla variazione dei prezzi, e viene calcolata annualmente per garantire il potere d’acquisto dei pensionati. Tuttavia, quando l’inflazione è bassa, gli aumenti risultano spesso marginali, e questo genera malcontento tra chi già vive con redditi limitati.
Il 2024 ha rappresentato un caso emblematico: il tasso di inflazione previsto è stato confermato al 5,4%, un valore significativo ma stabile, che ha permesso incrementi moderati ma superiori alla media degli ultimi anni. Per il 2025, però, il quadro cambia drasticamente.
L’inflazione previsionale per il prossimo anno è fissata allo 0,8%. Questo dato implica un incremento contenuto delle pensioni, e questo ha portato nuovamente al centro del dibattito politico il tema del sostegno ai redditi più bassi. Eppure, la discussione non si ferma qui.
Un aumento calcolato al millimetro
Le pensioni integrate al minimo, pari a un massimo di 598,61 euro al mese, riceveranno un aumento complessivo del 3%, suddiviso tra lo 0,8% legato all’inflazione e un extra del 2,2% voluto dal governo. In termini pratici, si parla di un incremento di soli 1,80 euro, un valore che ha già suscitato polemiche.
Nel confronto con gli anni precedenti, l’entità di questo aumento risulta inferiore. Nel 2024, infatti, il tasso complessivo era stato del 5,4% con un ulteriore extra del 2,7%, portando gli importi delle pensioni minime a crescere in maniera più consistente rispetto a quanto previsto per il 2025.
La proposta dei 100 euro: una svolta possibile?
Di fronte a queste cifre, emerge una proposta ben più ambiziosa, presentata dal Movimento 5 Stelle: aumentare di 100 euro al mese le pensioni minime. Questo emendamento alla legge di Bilancio, firmato dall’ex premier Giuseppe Conte, punta a rivoluzionare il panorama pensionistico italiano.
Se approvata, l’iniziativa andrebbe a compensare il gap creato dall’inflazione bassissima, offrendo un sostegno concreto ai pensionati con redditi minimi. L’obiettivo dichiarato dai promotori è quello di riportare il dibattito sulle pensioni al centro dell’agenda politica, spingendo le forze parlamentari a collaborare per garantire una maggiore equità sociale. La possibilità di un accordo potrebbe trasformare questa misura in un precedente importante per il futuro delle pensioni in Italia.