Da “La voce del padrone” a “La voce del Servo”

“Quando Battiato ha lasciato la linea orizzontale per seguire quella verticale verso lo spirito mi sono ripromesso di ringraziarlo per avermi fornito lo strumento per curare le mie sofferenze: la sua Musica” ci spiega il cantautore Igor Nogarotto che con il suo concept album La voce del Servo omaggia lo storico EP La voce del padrone di Franco Battiato che in Bandiera bianca denunciò sommersi soprattutto da immondizie musicali: “Sono trascorsi 43 anni e la situazione non è migliorata, anzi siamo sempre più saturi di spazzatura sonora venduta per musica” conclude Nogarotto.

Rispetto all’idea gurdjieffiana rappresentata da Battiato dell’IO Padrone, coscienza e volontà dell’Individuo, il progetto è incentrato sul Servo ed è legato al Super-IO ossia ai condizionamenti psicologici e alle imposizioni di una Società opprimente che ci rende frustrati e obbedienti, impedendo il naturale sviluppo della nostra vera Essenza.

Il disco ci racconta, oggi, la condizione del Servo (metaforicamente le persone comuni): a ogni brano è abbinata una parola chiave che costituisce lo step di crescita del Servo che in un percorso sonoro motivazionale, canzone dopo canzone, nonostante parta da una situazione svantaggiosa, viene motivato ad acquisire consapevolezza di sé e dei suoi obiettivi e attraversando “depressione, utopia, rivoluzione, estasi, ipocondria, frustrazione, preghiera, speranza…” trova il suo riscatto sociale.

“Il primo giorno d’autunno del 1981 mia Madre mi fece ascoltare la cassetta La voce del padrone del Maestro e da allora la Musica è la mia linfa, la mia Compagna, il mio rifugio. Spero con il mio album di dare una scossa emotiva a chi è in letargo stimolativo così come Battiato ha fatto con me.”

Nogarotto, in controtendenza, non ha caricato le canzoni sulle piattaforme digitali: l’unico modo per avere La voce del Servo è quello diretto con l’Artista attraverso crowdfunding: https://www.gofundme.com/f/la-voce-del-servo-nuovo-album-di-igor-nogarotto

Un disco di 15 tracce in cui trovano spazio 2 brani “letterari” su Cesare Pavese e Harper Lee, una dedica a Papa Francesco per il Giubileo con la canzone in latino Pater Noster qui ES e un inno alla Pace “No màs guerras”

PRIMO SINGOLO “Nel limite dell’impossibile”
Evidenti i riverberi battiateschi nel primo singolo estratto dall’album Nel limite dell’impossibile dove Shakedown! è il mantra da ripetere, lo shock addizionale, concetto utilizzato da Gurdjieff prima e Battiato poi in Shock in My Town. Guarda il video (oltre 100.000 visualizzazioni e centinaia di commenti): https://youtu.be/_SrQtK_hDzA

Redazione

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