Statoquotidiano.it, 25 maggio 2024 – Donne che amano prendersi cura delle altre donne e di se stesse e lo fanno. Per passione e per lavoro.
Orsola Bruno, che vive e lavora a Foggia, è una di loro.
Donna curiosa, e affascinata dalla scienza, come lei stessa si definisce, ma soprattutto dalla possibilità di contrastare e smantellare quelli che sono gli stereotipi e i miti intorno al mondo femminile, e alla salute, attraverso lo studio e gli approfondimenti quotidiani, nel suo lavoro di ogni giorno, la dottoressa Bruno con le donne che si rivolgono a lei cerca “di lavorare soprattutto sulla costruzione di uno stile di vita migliore che, apporti migliorie fisiche” come tiene a evidenziare “ma soprattutto mentali nel corso del tempo, poiché la soddisfazione più grande per me è sempre stata, fin dal primo giorno, quella di rendere una donna fiera di sé stessa”.
Laureata prima in Fisioterapia, poi in Scienze della Nutrizione Umana, abilitata alla professione di Biologo Nutrizionista, avendo superato l’esame di stato a pieni voti, Orsola Bruno da 24 anni gestisce un’azienda tutta al femminile, che si dedica totalmente al benessere delle donne, la Golden Beauty, perché le “piace lavorare al servizio delle donne, specialmente di quelle più mature”, e sull’argomento ha scritto e pubblicato anche un libro dal titolo “Donne verso i 40 anni e oltre”.
L’ambito di interesse della dottoressa Bruno è di grande attualità nel tempo corrente. Molti lo trattano, ma restano ignoti ancora a tante e a tanti almeno alcuni dei suoi aspetti.
Nell’intervista che segue, abbiamo provato a chiarirli.
L’alimentazione e le donne.
Si dice oggi che è possibile raggiungere uno stato di invecchiamento rimanendo in salute o addirittura che si possa rallentare o prevenire gli effetti negativi dell’invecchiamento stesso.
Quale è la sua posizione a riguardo? Può una donna garantire a se stessa uno stato migliore nel tempo presente e in preparazione al suo futuro?
”Sono estremamente convinta che si possa rallentare l’invecchiamento. Non è solo una mia convinzione ma è un’idea condivisa e sostenuta da diversi studi scientifici che vertono sull’epigenetica.
L’epigenetica è la scienza che ci permette di capire come lo stile di vita incida in ogni modo, favorevolmente o meno, sull’espressione dei nostri geni. Attraverso ciò che ingeriamo o le abitudini di vita che abbiamo, possiamo interferire con i nostri geni e quindi determinarne la loro espressione; significa dunque che, per quanto il nostro corpo sia determinato da un codice genetico a priori, comunque noi siamo responsabili della nostra salute e della qualità della vita che decidiamo di avere.
Possiamo e dobbiamo essere protagonisti della nostra salute. Possiamo decidere noi come invecchiare, migliorando il benessere del nostro corpo, arrivando così a rallentare il processo di invecchiamento delle nostre cellule”.
Può fare qualcosa una donna comune nella sua quotidianità per migliorare il suo stato generale di salute?
“Una donna può fare tantissimo per migliorare il suo stato di salute, innanzitutto può: migliorare la qualità del cibo che ingerisce, comprendendo ogni giorno che non è la quantità delle calorie l’elemento che fa la differenza nel fattore peso, ma la qualità dei cibi; può imparare a leggere le etichette: cercare di dedicare tempo e attenzione alla spesa; evitare di rifugiarsi nel cibo spazzatura, come “cibo di consolazione”; soprattutto in pre-menopausa, può iniziare a prestare più attenzione al proprio stato di benessere facendo più attività fisica, evitando il fumo, limitando il consumo di alcolici, evitando gli zuccheri e tutti i prodotti processati; può iniziare a valutare l’integrazione degli ormoni bio identici: gli ormoni che, nel periodo peri e menopausale, iniziano a scarseggiare”.
Quali sono i suggerimenti principali che si sentirebbe di dare riguardo al fatto di seguire un’alimentazione sana?
“I consigli che mi sentirei di dare alle donne, riguardano innanzitutto il dedicarsi delle cure e delle attenzioni. Noi donne, purtroppo, abbiamo la convinzione che dobbiamo essere “tutto per tutti”, tranne che per noi stesse. Ci affaccendiamo tanto per la famiglia, i figli, il lavoro, i genitori, e le uniche persone a cui sottraiamo tempo siamo noi stesse, quando invece il dedicarci più tempo e più attenzioni porterebbe a un miglioramento, di conseguenza, del tempo che dedichiamo agli altri.
Ogni giorno quindi, consiglio di dedicare 5- 10 minuti per sé, attraverso una beauty routine, per il viso o per il proprio corpo.
Ogni giorno, fare qualcosa di produttivo: una bella lettura, una passeggiata o una chiacchiera con le amiche. Dedicare del tempo e delle attenzioni alla spesa, magari pianificarla in base alle proprie esigenze. Spesso molte donne lamentano la difficoltà nel fare una spesa di qualità a causa della mancanza di tempo, perché sono sempre di corsa. Ecco, questo è un errore da evitare, la pianificazione di una spesa settimanale è un ottimo stratagemma per eludere la tentazione del cibo spazzatura, sicuramente più veloce ma nocivo per il nostro corpo.
Cercare dunque di riempire il frigorifero di cibi ricchi di nutrienti come: verdure, proteine sane, uova da galline allevate all’aria aperta, carne possibilmente grass fed, pesce fresco e non da allevamento, in modo tale da migliorare la qualità dei cibi che portiamo in tavola”.
Parliamo di integrazione e dell’inserimento di integratori nel proprio regime alimentare. Lei sembrerebbe essere a favore della stessa. Cosa intende e in quale direzione la orienterebbe?
“Sono fortemente favorevole all’integrazione, io e la mia famiglia ne siamo l’esempio. Ogni giorno assumiamo gli integratori necessari poiché purtroppo i cibi sono sempre più impoveriti di sostanze nutritive, ma soprattutto di micro nutrienti, quindi di vitamine e sali minerali, fondamentali affinché il nostro corpo utilizzi al meglio le risorse energetiche. Tutto ciò, a causa delle colture intensive, della non-stagionalità dei prodotti, del trattamento dei terreni. Ovviamente l’integrazione va calibrata in base alle esigenze individuali, ma ci sono degli integratori che vanno assunti ogni giorno, di cui non possiamo più fare a meno, quali: la vitamina C, che non riusciamo più a prendere né dalle verdure né degli agrumi; e la vitamina D, perché ormai viviamo la maggior parte delle nostre giornate al chiuso, dunque è necessario integrarla. In più, la vitamina D è un pro ormone, quindi fondamentale per l’attivazione di tutti i meccanismi mitocondriali.
La disputa sull’integrazione nasce nel momento in cui alcuni medici non ne richiedono la prescrizione e le linee guida mondiali abbassano il limite soglia a dei livelli assurdi, creando in questo modo confusione tra coloro i quali non comprendono ancora l’importanza dell’integrazione”.
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