Puglia. Ecco il Reddito di Dignità (ReD): intervento tra i 500 ed i 1500 euro annui per famiglia

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Foto: Regione Puglia

“Quando una famiglia è in affanno economico, sacrifica per primi i bisogni culturali. Oggi la sinergia tra assessorato al Welfare ed alla Pubblica istruzione, darà la possibilità a fasce deboli della popolazione pugliese di rialzare la testa e guardare al futuro con dignità”:

è perentorio il commento dell’assessora Rosa Barone, che ha illustrato alla stampa, congiuntamente ai colleghi del gruppo consiliare del Movimento 5 stelle, i dettagli delle opportunità previste nel nuovo bando per il Reddito di Dignità (ReD), che si arricchisce della novità assoluta della Dote educativa di comunità, per l’accesso servizi di natura culturale.

Barone ha fatto notare come alcune categorie, come ad esempio le giovani coppie, i 50enni disoccupati o le famiglie di immigrati, possano essere agevolate nell’accesso alle misure di sostegno, ricevendo punti in più nelle graduatorie, evitando le esclusioni previste dalle misure nazionali:

“Si tratta – ha fatto rilevare – di una rivoluzione di welfare culturale, che prevede anche l’assistenza d’ufficio e con fondi autonomi nei confronti di donne vittime di violenza, dei senza tetto e dei single separati, e che ha come obiettivo immediato la sconfitta delle povertà educative mediante un contrasto concreto”.

Nella conferenza stampa sono state enunciate anche le cifre di quella che viene definita come “crisi profonda” della società pugliese: “Più di 130mila abitanti in Puglia – ha rilevato il vicepresidente del Consiglio regionale, Cristian Casili – sono stabilmente residenti oggi fuori dai confini regionali, con un progressivo innalzamento dell’età della popolazione. Inoltre, le cifre nazionali hanno mostrato un netto incremento del numero delle persone sotto la soglia di povertà assoluta, che nella rilevazione del 2022 parla dell’8.3% sul totale nazionale. Dati allarmanti su cui vale la pena riflettere”.

Questo intervento – ha precisato Grazia Di Bari, consigliere regionale delegato alla Cultura –  si prefigge di migliorare la società, nel suo complesso, non solo la situazione dei singoli. Con un intervento che oscilla tra i 500 ed i 1500 euro annui per famiglia, infatti, anche i nuclei più bisognosi potranno permettersi l’accesso a palestre, cinema, teatri o altre forme di espressione culturale e sportiva. Questa strategia, naturalmente, genera un miglioramento indiscutibile sul tessuto sociale pugliese”.

“Siamo particolarmente orgogliosi di questo risultato – ha chiosato il capogruppo regionale, Marco Galante, – poiché rappresenta una risposta concreta ai bisogni degli ultimi, in una situazione sociale difficile. Inizieremo ad illustrare le misure in ogni provincia, a partire dalla prossima settimana in cui, assieme al collega Michele Mazzarano, ci recheremo a Taranto, per esporre queste novità in un incontro nel rione Tamburi. Un segnale concreto in una realtà complessa”.