“Benvenuti al PalaDileo, Benvenuti a casa nostra”. È questo il testo dello striscione, affisso davanti alla facciata del palazzetto, che sta provocando un pandemonio anche politico a Cerignola. Il logo è quello della squadra femminile di Pallavolo serie B Mandwinery, campeggia in bella vista da qualche settimana fa. Neglio ultimi giorni sono nati dei problemi.
Dopo un tavolo che si è svolto con i rappresentanti delle squadre- la Mandwinery non è l’unica ad allenarsi al PalaDileo- e dell’amministrazione comunale, oggi il Comune avrebbe deciso che lo striscione deve essere rimosso.
In base a quale regolamento non è ben chiaro, com’è certo, comunque, che prima di apporlo, non è stato dato preventivo avviso al Comune proprietario dell’immobile.
Il gruppo “Noi comunità in movimento” coglie l’occasione per ribadire il suo dissenso nei confronti del sindaco.
“Le condizioni, pietose, in cui versa la città, fra ratti, sporcizia, rifiuti, verde incolto, sono la proiezione massima dello stato in cui versava il Palazzetto dello sport Nando Dileo. Era ed è sotto gli occhi di tutti, autorità, fruitori, genitori. Eppure, come per la città, regna l’immobilismo generale. Smosso solo quando la legalità, cieca e sorda, scende in campo, con la forza, per far rimuovere un pacifico, colorato e removibile striscione. Quasi offendesse l’aver dato lustro, assieme ai lavori di ripristino fatti dai “rei”, a un luogo sporco, abbandonato, ignorato”.
Il Movimento esprime vicinanza e solidarietà alla Pallavolo Cerignola, al suo presidente e a tutti i suoi tesserati per quello che definisce “un atto d’imperio”. E al sindaco Francesco Bonito dice di “concentrare l’impegno su questioni ben più gravi”.
Al momento, tuttavia, nulla di scritto è possibile visionare per quanto riguarda la questione di cui si discute, a parte le notizie ufficiose a noi pervenute, cioè di tavoli svolti, di frizioni fra le società, delle sollecitazioni del sindaco. Lo striscione è ancora lì. Ne affiggeranno uno anche le altre società oppure sarà rimosso?
