“L’Eneide di Didone”, aperitivo letterario a Foggia sull’epica riscritta

Presso il locale Anime Brille si è tenuta ieri una serata molto particolare: un aperitivo letterario incentrato sul romanzo “L’Eneide di Didone”, di Marilu Oliva. La prof.ssa Roberta Sassano, docente di Lettere all’I.T.T. “Altamura-da Vinci”, nonché dottoressa di Ricerca in Storia moderna, e il prof. Mario De Santis, neolaureato in Filologia Moderna, hanno infatti analizzato dettagliatamente il libro, evidenziando similitudini e differenze rispetto al modello virgiliano.

L’autrice, infatti, si mantiene fedele a Virgilio, che nel IV libro dell’Eneide descrive la travagliata e sventurata storia d’amore tra Didone ed Enea, fino al momento dell’abbandono dell’eroe troiano, costretto dal Fato a lasciare la regina cartaginese per seguire il suo destino di grandezza e fondare Roma sulle ceneri della sua ormai perduta e tanto amata Troia.

Tuttavia, arrivati a questo momento la vicenda prende tutta un’altra piega rispetto a quella a cui siamo abituati: protagonista assoluta infatti diventa proprio Didone, la quale acquista una centralità nella storia che era invece estranea al personaggio dell’epopea virgiliana.

Diversi gli spunti di riflessione emersi nel corso della serata. “In primis il tema delle differenze- ha commentato Roberta Sassano-  di genere e dell’emancipazione femminile, con Didone che si può considerare una vera e propria femminista ante litteram, capace da sola di guidare ben due popoli e di opporsi alle convenzioni e agli stereotipi di una società fortemente patriarcale, maschilista e sessista”.

 

Tra i temi, il rifiuto della guerra, che porta solo lutti, dolori e sofferenze, analizzata soprattutto dal punto di vista dei vinti, dei Troiani sconfitti, nonché il motivo della solidarietà, dell’empatia verso i profughi.

“E’ evidente nell’ospitalità riservata da Didone ad Enea, aiutato e accolto dalla regina cartaginese che, essendo un’esule lei stessa, in lui si identifica,

rispecchiandosi nelle peregrinazioni a cui è stato costretto dopo aver abbandonato la sua patria”.

Molto nutrita la partecipazione di pubblico all’evento, tanto che si pensa di replicare il format e organizzare altre serate letterarie in futuro, confermando quindi quanto sia profonda la richiesta di eventi culturali in città.

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