Puglia, “Genere in Comune” alla FdL per una politica a favore delle donne

Presentati oggi in Fiera del Levante i primi esiti della misura Genere in Comune. L’intervento sostenuto dalla Sezione per l’Attuazione delle Politiche di genere, incardinata presso la Segreteria generale della Presidenza della Regione Puglia, in sinergia con Anci Puglia, è finanziato con 360.000 euro complessivi ripartiti per 60 progettualità, al fine di promuovere il mainstreaming di genere nei comuni pugliesi.

In particolare sono previsti interventi di formazione per amministratori e dipendenti locali nonché la messa in atto di azioni di sistema. Positiva la risposta dei territori pugliesi che hanno aderito all’iniziativa esprimendo la necessità di avviare e/o implementare azioni a sostegno della parità di genere.

All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, Titti De Simone, consigliera del presidente Emiliano per l’attuazione del Programma di Governo, Fiorenza Pascazio, presidente Anci Puglia, Luciana Laera, sindaca di Putignano e delegata Anci Puglia Parità di Genere, Pasqua Ruccia, consigliera di Parità Regione Puglia, Annalisa Bellino, dirigente della Sezione per l’Attuazione delle Politiche di Genere della Regione Puglia e Valentina Andreozzi, esperta Progetto MES presso Dipartimento Pari Opportunità Presidenza del Consiglio dei Ministri.

“Oggi presentiamo i primi dati di Genere in Comune, un bando che nasce dall’approvazione dell’Agenda di genere, la strategia regionale per la parità di genere – ha spiegato Titti De Simone -. E’ un bando realizzato in collaborazione con Anci, che ha avuto un grande successo.

Abbiamo coinvolto in via di sperimentazione iniziale 60 amministrazioni comunali che avvieranno dei progetti di mainstreaming per rafforzare le competenze in merito alla programmazione delle politiche in termini di parità di genere. Abbiamo progetti che vanno dall’istituzione del Gender City Manager alla creazione del bilancio di genere, all’attuazione di attività di formazione per la pubblica amministrazione in merito a politiche orientate in termini di superamento del gender gap.

E’ un’azione assolutamente virtuosa che ci auguriamo diventi strutturata, dopo questa prima fase sperimentale.”

“Genere in Comune è un primo importante passo verso una strategia delle politiche di genere che la Regione Puglia ha voluto attivare in stretta collaborazione con Anci, e quindi con tutti i comuni – ha dichiarato Fiorenza Pascazio –. Tanti comuni hanno risposto, tante amministratrici e tanti amministratori locali si sono dimostrati sensibili al tema delle politiche di genere, consapevoli che c’è bisogno di attivare una sensibilità nella cittadinanza rispetto a questi temi. 60 comuni hanno partecipato validamente a questo primo bando.

La Regione si è detta disponibile a rifinanziarlo o comunque a trovare fondi per continuare su questa strada. Oggi è un momento di arrivo, ma anche un nuovo inizio, perché sono sicura che le esperienze che deriveranno da questi progetti, oltre ad attivare sul suolo pugliese azioni amministrative che vanno nella direzione del rispetto delle politiche di genere, potranno essere da sprone per tanti altri comuni che non hanno ancora avuto la possibilità di partecipare.”

“Nastro di partenza per Genere in Comune, una bellissima misura che ha visto la collaborazione della Regione con Anci proprio per la diffusione delle politiche di genere, convinti che si tratti di un aspetto culturale e che come tale vada diffuso e condiviso dai comuni e dai cittadini, che hanno necessità di maturare competenze e formazione proprio per addivenire a una parità tanto auspicata.” Queste le parole di Luciana Laera.

Pasqua Ruccia, consigliera regionale di Parità: “Oggi facciamo un recap di una iniziativa partita dalla collaborazione tra i Comuni, quindi Anci, e l’Agenda di genere regionale per la realizzazione di un primo esperimento di cultura di genere negli enti locali. I Comuni sono soggetti a strette finanziarie e spesso le politiche di genere non costituiscono una priorità e vengono viste solo come un costo. Se si invertisse la rotta con un approccio di competenze diverso, forse avremmo quello scatto in più che tanto serve tanto in questo momento”.

 

 

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