Saverio Costanzo a Venezia 80: “In Italia la vita di una donna non è facile”

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Foto Agenzia Dire

LIDO DI VENEZIA – La Cinecittà degli Anni 50, quel fascino irresistibile della magia del cinema, lo stupore alla vista di un set in fermento, il sogno di fare l’attrice, la tossicità e la fragilità dietro le luci dello star-system e le piramidi ricostruite negli iconici studi per un film su Cleopatra. Senza dimenticare “l’immagine archetipica della donna usata e gettata via, come quel corpo sulla spiaggia di Capocotta dell’aspirante attrice Wilma Montesi e la perdita dell’innocenza”, ha raccontato Saverio Costanzo, in concorso all’80esima Mostra del Cinema di Venezia con ‘Finalmente l’alba’.

Ventotto milioni di euro e un cast internazionale a partire da Lily James, Willem Dafoe Joe Keery (Steve Harrington di ‘Stringer Things’), Rachel Sennott (Leia della serie ‘The Idol’ con The Weeknd e Lily-Rose Depp). Ma l’attenzione è tutta sulla protagonista: l’esordiente Rebecca Antonaci, una giovane promessa del cinema dal talento sorprendente. Nel cast anche Alba Rohrwacher nei panni di Alida Valli e un cameo di Michele Bravi.