Foggia a Ferragosto tra cucina, tradizione e piazze piene

Puoi gustare il pranzo di Ferragosto in ogni angolo del mondo ma il menù tipico di Foggia per quella data è il galluccio. Non che debba piacerti, puoi aver fatto una scelta vegetariana, vegana, è solo questione di palato, in ogni caso noi raccontiamo una tradizione tanto antica che sfugge alle nuove generazioni nel suo rito e nelle sue origini.

E di una giornata che, a Foggia, è segnata dalle strade vuote, i negozi chiusi come solo in un ponte natalizio capita, ma con la gente in città. Tuttavia, per i concerti del cartellone estivo annessi a quest’evento, si riempie comunque, dalla piazza della Fontana fino all’isola pedonale.

A proposito del galluccio, di cui tralasciamo gli aspetti più propriamente culinari. C’è una ricerca di Giuseppe Donatacci (ricercaetnografica.wordpress.com) che lega le due feste foggiane, quella della Madonna dei Sette Veli (22 marzo) e quella del 15 agosto, dell’Assunta, dentro il ciclo delle stagioni, dal momento della semina fino alla raccolta per cui si ringraziava la Vergine.

Un’altra simbologia di cui si occupa il suo studio è quello del galluccio simbolo solare- al levar del sole canta, inoltre è legato al grano perché di questo si nutre- mentre quella della fertilità della terra che produce è simbolo femminile. Il sacrificio del galluccio, sul modello del granocotto di novembre, indicava la rinascita.

Ma le considerazioni che si possono reperire riguardano anche aspetti sociali sintetizzate dal detto “Chi magne gallucce e chi gnotte velene”, ad indicare che qualcuno la mensa allestita con quella carne non se la poteva permettere e il terrazzano si sfogava con queste parole. In ogni caso, era il lusso della festa per chi la carne non la mangiava durante l’anno.

Una curiosità sul galluccio risale a qualche anno fa. Renzo Arbore nel 2015, annunciando in un video- in cui si fregiava di parlare ancora il foggiano, anzi il terrazzano – denominò il suo famoso concerto di Ferragosto in piazza Cavour “operazione galluccio”.

E arriviamo a oggi. Dopo un’antivigilia made in Foggia nel concerto di Antonino, con suo padre intervenuto sul palco e il vasto repertorio dell’artista foggiano, in piazza i Tiromancino. Seguiranno fuochi pirotecnici. Buon Ferragosto!

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