Una donna sempre in lotta per la giustizia, i diritti di tutti gli esseri viventi, “un po’ scomoda perché non diplomatica, incapace di mentire, amante della bellezza, dell’armonia, dell’equilibrio”, come lei stessa si è definita nell’intervista rilasciata alla nostra testata.
In teatro nel 1978 con Walter Chiari quando si divideva tra cinema, teatro e televisione; dal 2000 al 2004 con lo storico programma televisivo di Rai Tre, Chi l’ha visto?;
nel 2000 con il ruolo di Maria Madre di Gesù nella fiction San Paolo; nel 2010 con quello del magistrato Flavia Conti nella serie Io e mio figlio – Nuove storie per il commissario Vivaldi, Daniela Poggi il 4 maggio scorso è ritornata nelle sale cinematografiche con la pellicola Dark Matter, un thriller internazionale diretto da Stefano Odoardi, prodotto dalle italiane Superotto Film Production, Orange Film e dalla olandese KeyFilm con il sostegno della Regione emilia-Romagna, della Regione Lazio e – in Olanda – del Netherlands Film Fund.
Sono stata scelta dal regista Stefano Odoardi. Mi ha vista ospite in un programma tv grazie ad Angelique Cavallari, protagonista del film e anche lei ospite nello stesso programma.
Tale fenomeno è drammatico e va assolutamente affrontato.
Tutti i governi dovrebbero lavorare congiuntamente. E i social andrebbero monitorati costantemente.
Le famiglie che vivono la triste esperienza di veder scomparire un loro figlio vanno accompagnate nel loro cammino genitoriale. Non si devono investire soldi nelle armi, ma nella società umana. Sono le persone che hanno bisogno di aiuto. Di più empatia, più amore, più inclusione. La direzione giusta da seguire tra noi esseri umani, quando qualcuno vive tali difficoltà, sarebbe quella di guardarsi negli occhi, vivere di presenza. Esserci, in altre parole.
Nel maggio 2001 Daniela Poggi è stata nominata ambasciatrice dell’UNICEF e come tale ha partecipato ad alcune missioni per aiutare i bambini in Africa. Dal 21 giugno 2013 all’8 marzo 2016 è stata assessore alle politiche culturali e giovanili, pari opportunità e diritti degli animali del comune di Fiumicino.
Nel 2021 ha fondato Bottega Poggi, associazione culturale che intende lavorare soprattutto con i giovani.
Ai giovani la responsabilità di ciò che sarà domani. Come non occuparci di loro? I bambini sono meravigliose spugne che possono imparare il bene come il male, a noi dar loro una direzione.
Punti di riferimento da seguire, o su cui lavorare con loro, sono per me: Etica, morale, educazione civica, rispetto per tutti gli esseri viventi, non violenza. Bisogna cominciare già dai più piccoli e ricordare sempre più alle maestre, ai docenti, agli stessi genitori che bambini, i ragazzi vanno accompagnati verso un cammino di luce, bellezza, cultura.
Investire in cultura, dunque. Questo significa per me salvare la vita a milioni di persone.
Io sono sempre disponibile ad andare nelle scuole: come un soldatino, sull’attenti, parto e dono tutto ciò che porto nel cuore come vissuto e riflettuto.
Per ora sto lavorando nel teatro con i seguenti spettacoli: “Emily Dickinson”, di Valeria Moretti con la regia di Emanuele Gamba per la prossima stagione 2024 e “Figlio non sei più giglio” di Stefania Porrino, con Mariella Nava, un testo sul femminicidio.
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