Archivio di Stato di Foggia, “una storia da tutelare e valorizzare”
Foggia, 8 giugno 2023. “La notizia della nomina di un nuovo direttore dell’Archivio di Stato di Foggia Michele Grimaldi, la cui professionalità è acclarata e indiscussa, determina preoccupazione per il futuro dell’Archivio. Per la prima volta, infatti, nella sua lunghissima storia, sarà privato di una guida autonoma in quanto il futuro direttore Grimaldi dirige anche l’Archivio di Stato di Bari e le sezioni di Barletta e di Trani”.
Lo rende noto il comitato direttivo Isri (Istituto storia Risorgomento italiano) formato da Francesco Barbaro, Pasquale Bonnì, Flora Bozza, Raffaele De Vivo, Raffaele Letterio, Massimiliano Monaco, Michele Presutto.
“L’assenza di un responsabile fisicamente in sede, che invece c’è sempre stato all’Archivio di Stato, rischia di creare inevitabilmente un vuoto, non di potere, ma di stabili e sistematiche prospettive strategiche”, aggiunge il comitato.
“Occorre che ci sia chi possa recepire prontamente e costantemente le proposte che provengono dall’associazionismo culturale del territorio in modo da far nascere iniziative tali da far diventare l’Archivio un presidio culturale, come è stato in questi anni, un vero e proprio laboratorio di startup culturali e di spazi educativi”.
L’auspicio è che la direzione dell’Archivio “possa continuare a svolgere un fondamentale ruolo di cabina di regia, capace di sollecitare gli attori del territorio e alimentare così le risorse culturali da mettere a disposizione della città”.
Una risorsa culturale importante per Foggia e per la Capitanata che ha organizzato, presso la sala “John Marino” di Palazzo Filiasi, una trentina di conferenze inserite nella serie “Lezioni storia” a partire dal 2014, collaborando proficuamente con i vari direttori succedutisi nel corso di questi anni ovvero Viviano Iazzetti, Grazia Battista, Massimo Mastroiorio.
“L’archivio di Stato foggiano deve proseguire a mantenere quella centralità che ha avuto per gli studiosi di storia e per gli appassionati di cultura. I fondi di Foggia e della sezione d’Archivio di Lucera sono rilevantissimi ed hanno consentito a tantissimi studiosi di realizzare lavori di ricerca preziosi ed a centinaia di laureandi e laureande di confezionare tesi di laurea sperimentali”.
Nonostante la carenza di personale che ha attanagliato l’Archivio di Stato di Foggia, a partire ormai già quasi da un decennio, l’Archivio- prpsegue la nota- però è riuscito a soddisfare le esigenze degli studiosi, grazie all’abnegazione ed allo spirito di sacrificio del personale che anzi sono riuscite ad aprire le porte di Palazzo Filiasi a centinaia di appassionati di storia che hanno partecipato a decine di conferenze ed eventi culturali che associazioni, fra cui la nostra, ma anche la Società di Storia Patria, hanno organizzato e promosso presso la sala “John Marino” e gli spazi espositivi attigui”.
Il comitato si augura che l’Archivio di Stato di Foggia possa continuare a mantenere gli orari di apertura meridiani e pomeridiani, in modo di consentire agli studiosi di accedere ai suoi preziosi fondi e possa con la sua sala “John Marino”.
Questo, anche nel solco della grande tradizione inaugurata dal direttore Pasquale De Cicco “che seppe far fare – con dedizione e lavoro costanti ed intuizioni geniali – all’Archivio di Stato di Foggia uno “storico” salto di qualità, capace di dare alla città un patrimonio, in termini di fondi consultabili e strutture, che non può essere dilapidato ma semmai tutelato e ulteriormente valorizzato”.