La mission per Foggia di Petronilla Vaccariello, allenatrice di calcio

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Foggia, 2 giugno 2023.  Lo sport e la cultura si possono conciliare e possono confluire nell’intento comune di valorizzare la propria città.  E, nel mese di giugno, arriveranno le attività sportive in piazza, con l’intento di valorizzare il centro storico di Foggia e le sue bellezze culturali.

Con grinta e determinazione, a dimostrarlo con i fatti Petronilla Vaccariello, apoteosi della tenacia già riassunta nel ruolo che riveste dal 1999: quello di istruttrice di calcio di una squadra squisitamente al maschile.

Petronilla dirige  con il fratello Giuseppe una scuola calcio sin dal 1987, con i suoi 51 anni e il cuore nelle sue scelte, come quando ha deciso di lasciare il lavoro di una vita, insegnante di scuola dell’Infanzia, per dedicarsi al fratello Gianni, dopo la morte della madre.

A partire dal 1999, si forma, si prepara, e comincia così a portarsi direttamente in campo come istruttrice “considerando che una figura femminile, con il suo istinto materno, può diventare fondamentale presenza per i bambini e per i ragazzi”.

Fino ad oggi, Petronilla conta ormai al suo attivo la partecipazione a vari tornei federali con tutte le giovani fasce di età che si iscrivono all’associazione sportiva di famiglia e  la vittoria in finale riportata in un torneo nazionale nel 2012, quando la sua squadra di piccoli calciatori si era trovata ad affrontare team non da poco, come quelli della Juventus, del Milan, dell’Inter, solo per citarne alcuni.

Come vive la sua posizione di allenatrice in un mondo di uomini come generalmente è considerato il calcio?

“Dico che il calcio non è roba da uomini. E ovviamente questa è una battuta. Anche se è vero, secondo me, che in un settore dove ci sono tanti bambini e ragazzi, in età evolutiva, una figura femminile, può diventare un vero riferimento con il suo istinto materno e la sua sensibilità.

Io con i ragazzi ci parlo e loro a volte mi raccontano particolari importanti che non sempre dicono a casa. Una volta, per esempio, uno di loro mi ha riferito che a scuola lo bullizzavano ed io ne ho subito parlato con i genitori dando loro la possibilità di affrontare il problema.

Anche sul campo raccolgo le mie soddisfazioni. Lo devo dire, confrontarmi con un uomo riguardo al calcio è bello e in tanti anni ho ricevuto tanti rispetto ovunque io sia andata dagli uomini.

Certamente, può capitare quell’allenatore che non vuole perdere con una donna e ti fa quella furbata, tra virgolette, di mettere in squadra il bambino più grandicello e più prestante rispetto all’età media delle squadre in gioco. Ma nel complesso non ho mai subito discriminazioni in campo da parte degli uomini”.

C’è un progetto, un evento a cui state lavorando in ambito sportivo e che è di prossima realizzazione?

“Ci stiamo organizzando per un progetto, “Sport e salute”. Inizieremo a breve con i ragazzi una serie di attività con giochi tradizionali vari, oltre al calcio. Porteremo in piazza i ragazzi, anche perché io mi batto molto per la tutela del centro storico di Foggia”.

Ce ne vuole parlare?

“Io abito in zona centro dove, tra l’altro,  si trova un vicolo a me caro, Vico Corridoio, nel quale ho trascorso gran parte della mia infanzia.

Negli ultimi tempi, tale spazio era stato ridotto ad uno stato di degrado notevole con sporcizia diffusa e vari punti imbrattati. E questa situazione si era fatta ancor più evidente nel periodo del COVID.

Così, una mattina mi sono svegliata proprio con l’idea di ripulire il vicoletto cercando di ridargli un’anima, visto che un tempo era pieno di negozi e dinamismo con il suo terminare direttamente a Piazza Mercato in zona via Arpi.

Armata di pennelli e secchiello, ho cominciato a dipingere tutte le porte afffiggendo qua e là versi di poesie e canzoni.

Un po’ alla volta, con la collaborazione dei residenti nel vicolo, siamo riusciti ad abbellirlo incidendo in più punti i nomi di coloro che hanno dato lustro alla città, come Federico II, Umberto Giordano, Renzo Arbore, Giuseppe Conte, giusto per citarne alcuni. Di questo passo, abbiamo voluto dimostrare alle nuove generazioni che Foggia non è solo mafia e delinque a, anzi. È altro. È bellezza.

In seguito, in collaborazione con commercianti, abbiamo organizzato degli eventi di gastronomia locale e musica, come Vico Corridoio in Festa, nel 2021.

Qualche settimana fa, abbiamo partecipato ad una trasmissione su Telefoggia per valorizzare i prodotti tipici della nostra città”.

Si può, dunque, conciliare  l’impegno per la città e il centro storico con l’impegno nel calcio?

“Certamente. Ed è quello che stiamo cercando di fare in questo periodo. Nel mese di giugno. E che avevamo già fatto anni fa. Vogliamo portare i ragazzi nel centro storico per svolgere delle attività sportive avendo così l’occasione di conoscere questo bel punto della città di Foggia. Abbiamo pensato che realizzeremo anche la Notte Bianca dei Bambini.

Collaboreremo con un’altra associazione foggiana, “eSPORTiamo Foggia”, al fine di stimolare nei ragazzi un interesse sempre maggiore verso la loro città, perché riteniamo che allo stato attuale Foggia non è amata come meriterebbe”.