A San Nicandro nasce “Racconti di Esperidi”, donne insieme per la loro terra
“E fu così che una sera di maggio, un gruppo di donne piene di ardore, brindarono a se stesse, alla dea Fortuna, alla Sapienza e alla Poesia, divenendo custodi di un Giardino Immortale e dei suoi racconti… Perché ogni donna “Succisa virescit!”.
È con queste parole che viene presentata l’ associazione culturale “Racconti di Esperidi” di Sannicandro Garganico.
Si occuperà di libri, scienza e ambiente e per valorizzare il territorio. La loro prima rassegna si intitolerà “Prose e Poesie di Puglia”. Saranno dei racconti in un giardino, “una nostra Arcadia, pomi di bellezza immortale come solo le parole e i pensieri sanno dare”.
“Abbiamo riunito un gruppo di donne che ama la propria terra- scrive l’associazione- crede nella cultura, nel senso più ampio del termine, e nella sua forza vitale con tutta l’anima. Come nella bellezza unica della nostra terra. Dalla nostra magnifica Torre Aragonese, a tutto un territorio circostante unico, per panorami e angoli di poesia infinita e nascosta.
Ci andremo insieme per creare” Racconti di Esperidi”, insieme a tutti coloro che compiono il rito della scrittura e del pensiero. Chiunque voglia, potrà seguirci in questo cammino. Nell’anima, nell’intrinseca poesia di qualcosa di unico, di Pensiero e di Natura, con dolcezza, vi guideremo”.
La prima rassegna estiva ha l’intento di presentare “le voci più nuove, interessanti, emozionanti della nostra terra, valorizzando luoghi, persone, racconti di Sud. Di vita. Ci vogliamo provare a dare emozioni”, aggiungono.
Nel direttivo dell’associazione la presidente e fondatrice Concetta Melchionda, vice presidente Giovanna La Piscopia, segretaria Carmela Giagnorio. Questo il nostro direttivo.
“Siamo tutte professioniste, dal mondo della scuola, alle libere professioni, di ogni età, dalla più giovane, vice Presidente, studentessa universitaria, alla segretaria, insegnante elementare in pensione. Un modo per coinvolgere ogni età, vissuto, esperienza. Con l’intento di arricchire, far crescere un territorio. Umanesimo vivo”.