StatoDonna, 28 aprile 2023. In occasione del centenario della nascita della “Divina”, la Comunità Ellenica “Maria Callas” di Taranto organizza un evento in onore della più grande soprano del XX secolo, il cui contributo all’arte operistica del Novecento è immenso e universalmente riconosciuto.
L’Omaggio a Maria Callas si terrà, alle ore 18.30 di sabato 29 aprile, nel Salone dagli Specchi di Palazzo di Città a Taranto. La serata si svilupperà in due momenti.
In seguito si svilupperà un recital lirico che vedrà esibirsi Maestro Angela Massafra, soprano, Maestro Adele Lupo, mezzosoprano, e Maestro Alessandra Corbelli, pianista e soprano, artiste impegnate in attività operistiche esibendosi nei migliori palcoscenici italiani ed europei.
Nella seconda parte il recital renderà un “Omaggio alle radici elleniche della “Divina” con melodie greche di Mikis Theodorakis, Manos Hazidakis, Giorgios Hazinasiose e Michalis Suiul, brani interpretati dal mezzosoprano Adele Lupo e dal soprano Alessandra Corbelli, accompagnate al pianoforte da Marina Georgopoulos.
Gran finale con una performance del Sirtaki, la danza tradizionale ellenica, eseguita dalla compagnia “Nereidi di Taras” su coreografie di Clelia Madaro e musiche di Mikis Theodorakis, “un momento che trascinerà il pubblico nello spirito ellenico!”, scrive la comunità.
La manifestazione è organizzata dalla Comunità Ellenica “Maria Callas” con il patrocinio del Comune di Taranto, della F.C.C.E.I. (Federazione Confraternite e Comunità Elleniche in Italia) e del Consolato Onorario di Grecia.
La voce che la riguarda nell’enciclopediadelledonne.it, scrive: Maria Cecilia Anna Sofia Kalogeropoulos (in arte Callas) nata a New York il 3 (forse il 4) dicembre 1923. Morta a Parigi il 16 settembre 1977. Le sue ceneri sparse nel Mar Egeo (forse). Cantante lirica leggendaria. Ha stravolto il mondo del melodramma, nonostante i difetti della sua voce che, pur avendo una gamma di eccezionale estensione, comportava disuguaglianze di registro, disparità timbriche, asperità di vibrazioni.
Ma la straordinaria musicalità, il fraseggio, la ricchezza di colori, la giustezza tecnica e la serietà professionale furono ineccepibili. Imperativo il fascino della sua personalità interpretativa. Tra i tanti giudizi di esperti e colleghi sono significative le parole del maestro Carlo Maria Giulini, che la diresse anche nella famosa Traviata “di Visconti” alla Scala:
“Fu un’esperienza indimenticabile. Per Maria niente era di troppo. Si costringeva a un tirocinio durissimo. Grande, grandissima professionista, oltre che immensa artista.”
Balzata alle vette della celebrità internazionale anche grazie alle sue frequentazioni e alla infausta liaison con l’armatore greco Aristotele Onassis, Maria Callas resta il prototipo del melodramma del XX secolo. Eppure la sua grande carriera fu breve. Meno di dieci anni (1949-1958).
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