Per “Il cielo e le terre”, racconto fra spazi insoliti e solitari di Capitanata
StatoDonna, 7 aprile 2023. “Per il cielo e le terre” è una mostra documentaria immaginata da Guido Pensato che riassume e testimonia i risultati di quella originale operazione culturale, sostenuta dalla Fondazione dei Monti Uniti – “Il cielo e le terre”, appunto -, che per ben quattro edizioni, dal 2014 al 2017, ha visto gli artisti di “Spazio 55/Arte contemporanea” e del “FotoCineClub” di Foggia attraversare letteralmente, con diverse collettive di arte e fotografia contemporanea, una parte rilevante dell’Appennino Dauno (Bovino, Sant’Agata, Deliceto, Biccari, Faeto, Roseto Valfortore e Celle San Vito), con l’intenzione di stimolare una discussione sulla mancanza di luoghi dedicati all’arte, sull’abbandono delle aree interne e una riflessione su modelli di vita alternativi al consumo del tempo e del territorio.
Con l’inaugurazione della mostra sarà presentato e distribuito anche un catalogo,realizzato dalla Fondazione, che condensa e sintetizza le intenzioni, i luoghi, le opere e il ruolo degli artisti che hanno aderito a questa particolare iniziativa.
“Di fatto “Il cielo e le terre” è stato per gli artisti di Spazio55 uno straordinario impegno per “mettere in mostra” la creatività dei singoli, del gruppo e di altri artisti in dialogo con noi – dichiara in una nota Guido Pensato -, cercando contesti e spazi “insoliti”, pubblici “sconosciuti” per modi di espressione artistica – quelli della contemporaneità – altrettanto sconosciuti ai contesti, agli spazi, ai pubblici individuati, per metterli in relazione con la “denuncia” della mancanza di spazi per l’arte, del degrado e della sparizione dei luoghi e degli oggetti, delle tracce, delle parole e della memoria che quei luoghi rappresentano.
La consapevolezza della rilevanza di quelle scelte ha fatto guadagnare al percorso intrapreso l’adesione e il sostegno della Fondazione dei Monti uniti di Foggia – sottolinea Pensato -, che ha reso possibile la sua realizzazione e la sua consacrazione nella stampa del catalogo. Infine, con caparbietà, abbiamo ipotizzato – dentro le difficoltà create dalla pandemia che ne ha dilatato la realizzazione fino ad oggi – l’allestimento di una mostra documentaria capace di coniugare – difficoltà ulteriore – un intento di comunicazione delle intenzioni, dei modi e degli strumenti della vicenda e degli oggetti e delle forme espressive scelte dagli artisti”.
A proposito del catalogo e dell’operazione culturale, il presidente della Fondazione, Aldo Ligustro, afferma che “più che un tradizionale “catalogo di mostra”, quella che sarà presentata è piuttosto una guida alla scoperta di un territorio veicolata da una raccolta di idee e suggestioni artistiche che si inseguono senza soluzione di continuità, dove, sullo sfondo, la meravigliosa “scenografia” dei Monti Dauni fa da indiscussa protagonista. Ma non è solo il valore artistico dell’iniziativa ad aver determinato l’interesse e il coinvolgimento della Fondazione, bensì anche, e soprattutto, la consapevolezza della dimensione ormai drammatica del processo di spopolamento e marginalizzazione di vaste aree della nostra provincia.
Ecco perché abbiamo sposato fin da subito il progetto: perché condividiamo ogni iniziativa che possa contribuire alla rivitalizzazione e al rilancio culturale, economico e sociale di questi magnifici luoghi, che, peraltro, a fronte dei problemi di congestione da cui sono afflitti i centri urbani maggiori, potrebbero diventare oggi strategici ai fini di un nuovo orientamento dei modelli di organizzazione sociale e territoriale dell’intero Paese.
Ed ecco ancora perché – conclude il presidente -, a distanza di anni dalla realizzazione delle quattro edizioni de “Il cielo e le terre”, abbiamo ritenuto di non dover disperdere questo patrimonio di esperienze, sottraendolo all’oblio attraverso l’allestimento, presso gli spazi espositivi di via Arpi, di una sorta di promemoria visivo, fatto di immagini, opere e documenti che, insieme alla pubblicazione del catalogo, concorra a contribuire e a stimolare l’impegno a favore della rinascita delle aree interne della provincia da parte delle locali istituzioni pubbliche e associazioni private”.
All’inaugurazione della mostra e alla presentazione del catalogo prenderanno parte il presidente della Fondazione, Aldo Ligustro, e il curatore delle mostre e consigliere d’amministrazione della Fondazione, Gianfranco Piemontese. Sono previsti, inoltre, interventi degli artisti di “Spazio 55/Arte contemporanea” e dei soci del “FotoCineClub” di Foggia. La partecipazione è libera fino ad esaurimento dei posti.
La mostra resterà in allestimento nella galleria della Fondazione fino al 22 aprile e osserverà i seguenti giorni e orari di visita: dal lunedì al sabato, dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Ingresso libero.
Artisti in mostra
Per Spazio55/Arte contemporanea:
Mimmo Attademo, Katia Berlantini, Domenico Carella, Michele Carmellino, Roberto Carreca, Rosalba Casmiro, Teo De Palma, Antonio Di Michele, Graziella Fraschini, Aldo Grittani, Barbara La Ragione, Mosè La Cava, Michele Lella, Nicola Liberatore, Salvatore Lovaglio, Paolo Lops, Nelli Maffia, Matteo Manduzio, Pino Marchesino, Guido Pensato, Pietro Ricucci, Enzo Ruggiero e Francesco Sannicandro;
per il FotoCineClub di Foggia:
Felice Alberico, Potito Casparrini, Piero Cammuso, Franco Cautillo, Daniela Clemente, Antonio di Carlo, Edmondo Di Loreto, Daniele Ficarelli, Livio Iacovelli, Alfredo Ingino, Nicola Loviento, Francesco Lucera, Fernando Lucianetti, Filippo Mucciarone, Michele Nardella, Gianmaria Pironti, Giuseppe Pozzuto, Lucia Prioletti, Nicola Ritrovato, Paola Ricucci, Concetta Russo, Raffaele Statella, Gianfranco Brescia, Roberto Carreca, Pietro Ricucci, Pino Marchesino e Maurizio Rana.
La mostra sarà inaugurata venerdì 14 aprile 2023, alle ore 18:30 nella sala “Rosa del Vento” della sede della Fondazione, in via Arpi 152 a Foggia, sarà inaugurata