Furto al Pala Dileo di Cerignola: “Che sfregio per chi ci mette l’anima ogni giorno”

StatoDonna, 7 marzo 2023. Da appassionato di sport, e prestato cronista, avrei preferito narrare di una qualche partita delle nostre pantere. Magari anche di una sconfitta. Al cospetto di quanto qui devo e voglio commentare, ovvero di una sconfitta per tutti e tutte.
Il Pala Dileo, la casa delle pantere e della Pallavolo Cerignola, è stato vittima nella notte di un furto perpetrato da ignoti, giunti pure a violare il sancta sanctorum per noi appassionati, tifosi, dirigenti, lo spogliatoio. Un posto dove neanche osiamo avvicinarci tanto è e deve essere riservato, protetto.

Leggi anche furto-al-pala-dileo-cerignola-presidente-russo-difficile-operare-in-queste-condizioni

Ma la mano di questi poveri ignoti (avrei potuto divertirmi con le consonanti), armata chissà se da motivi specifici e mirati o se dalla ricerca di qualcosa da sottrarre, come fatto, non ha risparmiato neppure quello, oltre al magazzino. La refurtiva, non certo ingente. Ma lo sfregio, il pugno nello stomaco a tutte quelle persone che ogni giorno dedicano ore e anima e sudore in quel palazzetto è arrivata forte come una folata di vento gelido.

Perché lì non giocano e si allenano solo le pantere; lì tanti ragazzi e ragazze, bambini e bambine, adulti, trovano rifugio, un percorso, un momento di svago. Trovano un luogo sicuro, protetto, fra amici e amiche, istruttori e allenatori. Grazie a chi con sacrificio mette da parte anche la sua vita privata, per donarsi alla comunità. Nonostante le mille difficoltà, nonostante le pecche di una struttura abbandonata al suo destino da anni, con una manutenzione farraginosa, fra tempi e scarsi intenti di chi dovrebbe farla procedere, nell’interesse comune, a spron battuto.

Ma se la negativa routine di ogni giorno, fatta di mancanze, silenzi, sacrifici, riesci a superarla, eventi come questo ti fanno balenare l’idea di mollare la presa, di affondare insieme alla nave, smettendo di provare a gettar via l’acqua col cucchiaio. Ma se d’improvviso quei cucchiai diventassero 100, e poi diventassero catini, secchi, allora sì, con quel sostegno forte, di tutte e tutti, trovare la forza di combattere e portare la nave in salvo sarebbe più facile.
Ed è ciò che ci auguriamo…nonostante il mare mosso.

Benedetto Mandrone, 7 marzo 2023

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Discover

Sponsor

spot_imgspot_imgspot_imgspot_img
spot_imgspot_imgspot_imgspot_img

Latest

“The Italian Age of Elegance”, Carlotta Masci: ecco il nuovo album

Esce il 4 Dicembre l'album "The Italian Age of Elegance", nuovo lavoro della pianista romana Carlotta Masci, conosciuta ed ammirata per la sua profonda musicalità e le notevoli abilità...

L’Orchestra Ico “Suoni del Sud” celebra i “I 100 anni della Disney”

FOGGIA - L'Orchestra Ico "Suoni del Sud" celebra i "I 100 anni della Disney" con un concerto-evento al Teatro Giordano di Foggia. Uno spettacolo...

Magia! Ecco la “Settimana Svedese in Puglia” per la Notte delle Candele 2023

Dopo il successo riscontrato dalla “Settimana Pugliese in Svezia”, nell’ambito della rassegna “Notte delle Candele: Puglia meets Sweden” ideata e realizzata da Euforica, si...

Basta alla Violenza di Genere: già Dante lo faceva notare

Stato Donna.it, 3 dicembre 2023. Non c’è più tempo. Sono ormai 108 i casi di femminicidio che riporta la cronaca per l’anno 2023. E,...

‘Non luoghi’ che diventano importanti. Le opere di Angela Vocale in mostra a Foggia

Stazioni, aeroporti, bar, metropolitane. ‘Non luoghi’ i cui momenti di attesa acquistano dignità, invitando chi osserva a scoprire quell’umanità che si nasconde dietro ogni...