Il romanzo di Luciana De Palma è un libro che ‘si vede’, film della nostra vita

StatoDonna, 2 marzo 2023. Questo terzo romanzoPiccoli inconventi prima della felicità” di Luciana De Palma, poliedrica, vivace autrice, cultrice della parola, anche poetica, come pochi, dalla sensibilità sottile e raffinata, è un libro che si “vede”. Il verbo non è casuale perché la parola, la descrizione, si trasformano subito diventando immagine viva, palpitante. Edito Les Flâneurs, sarà presentato domani al circolo “Unione” di San Nicandro Garganico. Dopo l’introduzione del presidente Vincenzo Di Giglio, avrò l’onore di dialogare con l’autrice.

La storia è quella di Nicoletta Orciuolo, “Titina” per tutti, classe 1914, come tante nostre nonne, nata in una, cittadina del nostro Sud rurale, saggio, di fatiche antiche e senza lamenti, con la schiena dritta. Ha orgoglio fino al midollo da quando, bambina scarmigliata, maggiore di sei figli, irrompe col fratellino, avvolto in fasce sporche, nell’aula della scuola elementare per essere riammessa. Trova la maestra sprezzante, dura, che la caccia via duramente. Ma Titina non molla, vuole, deve imparare ed essere la prima. Ci riesce. Come, in seguito, costretta dalla povertà a lasciare la scuola, è la sarta più brava, quella più veloce, audace, quella che non ferma nessuno.

Così, in uno splendido ritmo narrativo, Titina corre, incontra l’amore della sua vita, Francesco, “Ciccillo”, sarto anche lui di abiti talari. Ed è così che tra un bacio rubato, che fa pensare ai film di De Sica, alla Storia che avanza con i colori più sinistri e le marce che prendono il posto di melodie del cuore, che Titina corre. Corre verso la vita, il destino. Con l’ago in mano cuce, annoda, rammenda, racconta. Non si ferma mai e niente la ferma, neppure il dolore, la paura, i disagi. Quasi nuova Penelope, tesse e tiene uniti i fili della speranza. Anche di fronte al terrore di una guerra spaventosa, che potrebbe portare via l’uomo che adora, buono, dolce e paziente. Lei è più forte, più caparbia, anche del destino. contro le umiliazioni, per il riscatto umano e sociale, pur con tutti i suoi umani limiti.

Titina è tutte noi, è tutte le nostre donne. È mia nonna, durante e dopo la guerra, senza paura, con coraggio e altruismo. É odore di buccia di mandarino in un braciere d’ottone, con le braci roventi anche se si hanno i caloriferi. É religione del lavoro, è luce negli occhi silenziosa, nei ritagli di un vecchio giornale, dove un figlio è il primo classificato alla Maturità Classica 1958. Tutto questo, e molto di più, é questo stupendo romanzo. Non vi resta che leggerlo, anzi no… “vederlo”. È il film delle nostre vite. Che la Storia cominci!

Concetta Melchionda, 2 marzo 2023

 

Redazione

Recent Posts

AUTOVELOX, dal mio cellulare lo ‘blocco’ con un click: così nessuno mi può multare | Passo dove voglio senza stress

Autovelox dal cellulare si può sapere dove sono: così è più facile moderare la velocità.…

2 ore ago

Primavera ‘abolita’, da quest’anno si passa all’estate già ad aprile: dimenticati il 21 marzo, le nuove date sono queste

Rivoluzione climatica: addio primavera, benvenuta estate! Scopri le nuove date e come cambia il calendario…

5 ore ago

ULTIM’ORA, allerta asteroide: sta per cadere proprio in questo punto preciso | 500 volte più potente della bomba atomica

Un asteroide in rotta di collisione con la Terra: il rischio è reale? Cosa sta…

9 ore ago

Donne e scienza: il divario di genere è ancora un ostacolo da superare

La scarsa presenza femminile nelle discipline scientifiche: una questione urgente e un ostacolo ancora da…

12 ore ago

MAXI CONCORSONE, se ami la musica sei dentro: sito intasato dalle troppe richieste | Meglio candidarsi subito

Nuovo maxi concorso per un posto di lavoro a tema musica. Ecco come partecipare per…

13 ore ago