StatoDonna, 2 febbraio 2023. L’edizione 2023 del Carnevale di Sammichele di Bari è nel vivo dei festeggiamenti. Come da tradizione, protagonisti sono i festini, ovvero le sale da ballo aperte contemporaneamente che danno la possibilità ai partecipanti provenienti da ogni parte di vivere momenti di ballo, gioco e divertimento. Sabato 4 febbraio farà visita ai locali da ballo Miss Italia Lavinia Abate.
La 18enne romana, incoronata nel corso della finale nazionale tenutasi lo scorso dicembre, è alle sue primissime uscite ufficiali: “Sono fiera di poterla ospitare- dice Carmen Martorana, esclusivista pugliese del concorso di bellezza di Patrizia Mirigliani- nella mia regione e dare così il via alla nuova stagione di eventi.

Miss Italia Lavina Abate è stata fortemente voluta come ospite dall’amministrazione comunale di Sammichele di Bari: “Dopo tre anni ritorna questa manifestazione interrotta per l’emergenza Covid – ha dichiarato il sindaco Lorenzo Netti nel corso della conferenza stampa di presentazione – e ritorna in grande stile. Le origini del carnevale sammichelino si perdono nella notte dei tempi. Abbiamo i festini e quest’anno potenziamo l’offerta con ospiti importanti come Miss Italia”. L’11 febbraio sarò invece ospite la cantante Cecilia Gayle e il 18 febbraio la showgirl Valeria Marini.
Il Carnevale Sammichelino è tra quei carnevali storici patrocinati e finanziati dal Ministero della Cultura e dalla Regione Puglia.
Le origini di questo Carnevale di Puglia risalgono al XIX secolo. “Lo celebravano secoli fa, ha superato due guerre mondiali, inverni gelidi e 3 anni di pandemia”, scrivono gli organizzatori presnetando l’evento sulla pagina facebook con lo foto seguente.
A spiegare le origini di un’antica usanza è la Proloco “Dino Bianco” di Sammichele. “I nonni narrano che il festino nasce con due precisi intenti: accasare le proprie figlie e creare divertimento. Infatti, il festino veniva organizzato solitamente dal padrone di casa che doveva far maritare la propria figlia, pertanto invitava alcune famiglie vicine di casa tra le quali vi era il ragazzo prescelto. Inoltre, l’intento del festino era quello di potersi divertire e trascorrere delle serate serene che distraessero dalla fatica dei camp”i.
La mascherata, invece, nasce con altre ambizioni: la prima era quella di poter andare in questi locali da ballo ed invitare quel ragazzo che altrimenti non si avrebbe mai avuto l’opportunità di avvicinare; l’altra era quella, per alcuni contadini uomini, di avvicinare il “padrone” che ballava in quel festino e poterlo deridere riempiendolo di scherni.
Ai festini arrivano gruppi mascherati composti da bambini, giovani e adulti, vestiti con abiti della tradizione contadina, abiti dismessi, abiti d’epoca, vestiti a tema o domino, con il volto coperto: solo su accordi diretti tra caposala e conduttore può essere concesso di scoprire il volto. Ogni mascherata deve essere condotta da almeno un conduttore o una conduttrice, garante della mascherata. Il carnevale sammichelino è allietato dalla sua maschera tipica, l’ómene curte, raffigurante un uomo di statura molto bassa, un contadino povero ma furbo. La persona è coperta con un sacco di juta fino alla vita. Le apparizioni di questa maschera nei festini sono sempre più rare per la difficoltà di indossarne i panni.
Un’ultima curiosità riguarda la somiglianza tra il carnevale di Sammichele di Bari e quello di Lavello (PZ): entrambe le tradizioni hanno una maschera in comune (il domino), i gruppi mascherati e la consuetudine di riunirsi in locali per ballare. Purtroppo non si hanno notizie certe del motivo di questi elementi congruenti ma è plausibile pensare che il carnevale sia stato importato o esportato da uno dei due comuni. Pertanto, nel 2014 è nato un gemellaggio tra la Pro Loco di Sammichele e quella di Lavello per le tradizioni comuni.