Gianna Fratta sui Maneskin: “Uto Ughi ti voglio bene ma anche il rock è arte”
StatoDonna, 24 gennaio 2023. Il maestro Uto Ughi ha criticato i Maneskin nella conferenza stampa a Siena in cui si presentavano gli eventi dell’accademia musicale Chigiana. “Sono un insulto alla cultura e all’arte”, avrebbe detto, “Non ce l’ho particolarmente con i Maneskin penso che ogni genere di musica abbia il diritto di esistere, ma quando fanno musica, non quando urlano e basta”.
Che non nutrisse un particolare apprezzamento per la band famosa in tutto il mondo lo si era capito già in un’altra occasione, “Oltre ai Maneskin ascoltate Vivaldi”, aveva esortato i giovani. Così grande è il clamore che hanno suscitato le sue ultime dichiarazioni che le critiche e le repliche, non solo dei fan ma di tanti altri maestri musica sono state molti dure. Noi riportiamo la nota sui social di Gianna Fratta, musicista di Foggia, direttrice d’orchestra, che “Chi decide cos’è arte e cosa no? Caro Maestro Ughi, amico personale e violinista col suono più bello del mondo, la tua – e anche la mia – di cultura e di arte sono una possibilità. Forse neanche la migliore. Le musiche, le arti, le culture sono tante, variegate, plurali. Non dobbiamo capirle tutte, non possiamo occuparci di tutte, non siamo in grado di frequentarle tutte, non ci devono piacere tutte e quindi non dovremmo parlare di ciò che non conosciamo, solo provare ad ammetterlo come alternativa.
Siamo ancora un Paese lontano anni luce dalle libertà di movimento, di espressione; distanti dai mondi musicali inglesi o d’oltre oceano, da quei posti profondamente plurali in cui l’artista difficilmente vive di scissionismi e molto più facilmente, serenamente e abitualmente sceglie di spostarsi da un genere all’altro, di interessarsi a stili, mondi diversi per diventare migliori nel proprio di mondo.
Uto ti voglio bene e ti stimo, e lo sai, ma, se non lo hai fatto per promozione del tuo programma e per far parlare di te, secondo me era meglio non avventurarsi in giudizi su galassie artistiche di cui non sai nulla. Il rock fatto bene è arte. Hai detto che sono solo delle urla le loro. E se anche fosse? Urlare è quello di cui ci sarebbe bisogno molto più spesso. E poi ci sono casi in cui sarebbe meglio tacere. Con tanta stima immutata per la tua storia artistica, per il tuo suono, per la tua arte. Una delle arti possibili”.