StatoDonna, 20 gennaio 2022. “Donne fuori dai confini”, il convegno che si terrà oggi online all’Università di Foggia, è nato per riunire in città i maggiori gruppi di investigazione sulle donne e indagare i percorsi di vita, le storie e i significati di personaggi reali o fittizi della storia, delle arti e della letteratura. Al centro delle 4 sessioni ci sono personalità femminili che hanno oltrepassato i confini geografici, sociali, politici e culturali imposti dalla tradizione. Il convegno è organizzato dalla professoressa Antonella Cagnolati, Ordinaria di Storia della Pedagogia, stimata e conosciuta per le sue ricerche sui Women’s Studies a livello internazionale.
Guarda locandina e programma: www.unifg.it/it/donnefuoridaiconfini
“Si intitola provocatoriamente “Donne oltre i confini”- dice a StatoDonna la professoressa Cagnolati- vuole essere un momento di riflessione, a largo raggio e attraverso un network internazionale di relatrici e relatori, un momento di confronto. Verranno presentate una serie di figure che spesso rimangono nascoste e dimenticate nelle pieghe della storia e della letteratura, trascurate dalla storiografia e dalla critica “canonizzata”, e che spesso sono state pioniere nel loro settore di riferimento. Di questo convegno abbiamo intenzione di pubblicare gli atti”.
Non solo donne che hanno operato in zone geografiche diverse ma anche relatrici e relatori che provengono da varie università europee per un convegno internazionale di genere sul modello “Donne del Mediterraneo” tenutosi all’Università di Foggia due anni fa.
“Un momento di approfondimento scientifico ma anche vicino a coloro che vogliono trattare tematiche di genere non avendo un bagaglio storico, alla ricerca di nuove metodologie che hanno rilevanza nell’attualità”. Queste donne, aggiunge la prof Cagnolati “rivelano vissuti e biografie che scopriamo molto vicini ai nostri problemi, ci fanno capire come anche nel passato alcune donne illuminate dal punto di vista intellettuale avessero compreso che ci fossero strade ben tracciate dal diritto, dalla partecipazione alla politica, che parlavano della parità di salario, una serie di figure che avevano tracciato di percorso che siamo qui a scoprire per recuperare una continuità”.
E spiega: “Non erano poche le donne che si sono battute per ideali e diritti per cui noi ancora oggi ci stiamo battendo in varie parti del mondo. Perché, parlano di attualità, bisogna uscire dai confini anche un po’ individualisti ed eurocentrici. Ci sono molti luoghi nel mondo in cui si sta veramente male a esser donne. Si è un pericolo, un problema, vittima predestinata della violenza maschile. Uno sguardo storico e analitico sulle donne che avevano già capito in passato quanto la parità di genere fosse una criticità, un impedimento ad andare avanti, le nostre antenate avevano già denunciato”.
L’università di Foggia, in particolar il dipartimento di studi umanistici, ha sviluppato legami forti con alcune università: “Ci sembra molto proficuo attivare questa comparazione anche sulla metodologia degli studi di genere. Avremo relatrici dalla Grecia, dalla Costa Azzurra, dall’università di Salamanca, di Lisbona, di Siviglia, un ventaglio ampio di relazioni che farà di questi convegni un successo dal punto di vista scientifico”.
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