Addio a Gina Lollobrigida, donna di grande temperamento e versatilità

StatoDonna, 16 gennaio 2023. Non è giunta inaspettata oggi la notizia della morte dell’attrice Gina Lollobrigida. La sua età avanzata, la recente caduta con la conseguente rottura del femore l’avevano sicuramente debilitata. Ma sembrava che dovesse esserci sempre. La tv la sta ricordando come un’attrice meravigliosa, come un’artista piena di talento, e soprattutto come una donna che nella parte estrema della sua vita si è trovata ad affrontare uno dei procedimenti giudiziari più penosi per ogni essere umano, quello di dimostrare di possedere ancora intatte le sue capacità mentali.

Difficile parlare di questo, dicono tutti i commentatori. Difficile capire cosa ci fosse dietro l’aggettivo “suggestionabile” per il quale la magistratura le aveva assegnato un tutore per quanto riguarda la gestione finanziaria del suo patrimonio. Il figlio non aveva gradito la presenza di un giovane gallerista alle dipendenze della madre, cui forse sono arrivati regali che la famiglia non approvava.

D’altra parte lei, la grande attrice, sempre in tv, in questi ultimi anni di sofferenza per questi contrasti interni al suo nucleo familiare, faceva notare il lavoro prezioso di questo giovane alle sue dipendenze e il legame di affetto che li legava, come verso un nuovo figlio.Questo giovane, Andrea Piazzolla, viveva stabilmente nella bella villa dell’attrice sull’Appia antica insieme ad un figlioletto e alla sua compagna. Senza altra servitù, ha detto in una intervista in tv.

Al momento del decesso, nella clinica in cui era stata ricoverata, era ricomparso il figlio. Difficile pensare a questi ultimi istanti. E comunque troppa energia sprecata in un contenzioso che non avrebbe dovuto mai esserci. Forse è strano apprendere che in quella villa non si sentiva il bisogno di nessun altro aiuto o forse no. Probabilmente si era stabilito un equilibrio e un nuovo nucleo familiare. Ma occorre anche non demonizzare un figlio che, al di là delle sue mancanze sottolineate negli anni dalla sua mamma, ha dovuto convivere con una madre dal forte temperamento. Noi non sappiamo e non spetta a noi giudicare il comportamento rabbioso del figlio che è arrivato a denunciare la madre. Dobbiamo solo immaginare, postulare quasi, una incomprensione lontana, un linguaggio fra loro destinato a non essere mai chiaro.

Ma ci sono cose che sappiamo. Che Gina Lollobrigida era un’attrice di una bellezza incredibile. Di una vivacità che ha segnato i suoi film dell’esordio, nella veste della bersagliera, scapigliata, con due treccine, scalza, vivace, bella, onesta. L’immagine dell’Italia del dopoguerra con la miseria e la dignità della forza interiore. Poi tanti altri film. Italiani e americani. E non era solo una grandissima attrice. Era anche un soprano.

Nel film intitolatoLa donna più bella del mondo’, in cui impersonava Lina Cavalieri, una cantante realmente esistita, nelle scene in cui si rappresenta la Tosca le arie sono cantate dalla stessa Lollo. E abbiamo visto negli anni della maturità una fotografa bravissima, capace di catturare in immagini esemplari personaggi che resteranno eterni della storia del Novecento, dalla politica all’arte alla medicina. E poi ci sono le sue sculture, che hanno appassionato gli intenditori e i Maestri.

Una donna, una grande donna, che si è fatta da sé, senza nessun aiuto se non il suo talento. E che per queste tante mutazioni attraverso l’arte ci ha testimoniato il passaggio sereno attraverso i cicli della vita, le opportunità che la vita può offrire alla stessa persona che ne sappia cogliere il senso. Ha parlato bene di noi al mondo intero. Per questo è necessario più che mai dirle: Grazie.

Maria Teresa Perrino, 16 gennaio 2023

 

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