Un futuro migliore per Foggia è possibile dopo certi chiari di luna…

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StatoDonna, 2 gennaio 2023. Foggia dell’anno trascorso e quella cui bisogna guardare, e in cui si deve sperare con ottimismo. Questo l’argomento dell’ultima puntata della trasmissione di FoggiaTv “Chiaro di Luna”, condotta da Micky De Finis, con ospiti importanti in studio, i vertici istituzionale della città. Oltre allo stesso direttore della testata Attilio De Matteis, hanno fatto il bilancio di questi ultimi mesi e delle prospettive per il futuro la commissaria Marilisa Magno, il prefetto Maurizio Valiante e il procuratore capo Ludovico Vaccaro.

Dalla “malinconia” di una città ferita da quanto avvenuto con lo scioglimento per mafia, dal latente tentativo di rimuovere, anche, quanto avvenuto, secondo De Finis, alla presa di coscienza di quanto è stato fatto per ripartire, con maggiore forza e senso di comunità e identità.

“Noi abbiamo avuto un primo periodo di conoscenza del territorio e della macchina comunale, poi è partita l’attività reale affrontando problematiche ataviche” ha detto la commissaria Magno”. Ha parlato delle strade di Foggia, che almeno da 6-7 anni non venivano asfaltate, di “videocamere che funzionavano male, non in rete ma singolarmente”, ha rivendicato il contratto a 9 anni stipulato con Amiu: “Abbiamo incanalato la materia nel settore giusto dopo tanta precarietà, con maggiore attenzione alla differenziata per cui è chiaro che il cittadino deve collaborare”. Ha espresso soddisfazione per l’appalto statale Consip sulla pubblica illuminazione, cui hanno aderito come comune, e il fatto che sarà la Edison- conosciuta a livello europeo- ad occuparsene. Qualcosa si è mosso anche nel sociale, anche dopo gli sgomberi effettuati dalla prefettura e dalle forze dell’ordine di alcune occupazioni abusive: “Riceviamo segnalazioni anonime- ha continuato Magno- di gente che ci indica case occupate abusivamente, quindi anche da questo punto di vista abbiamo ottenuto degli effetti”.

Il Pnrr, con i protocolli di legalità sottoscritti, è stato al centro della discussione, come il tema della sicurezza: “Le politiche pubbliche in questo settore non sono soltanto tutela della legalità – ha detto Valiante- ma un nuovo diritto sociale alla qualità della vita, e le amministrazioni, i sindaci, si sono impegnati in questo. Dobbiamo conquistare la fiducia dei cittadini e quindi stiamo cercando di affiancare alla comunità educante la prefettura, la procura cercando di dare un supporto”. Valiante ha anche sottolineato l’opera di “normalizzazione” cominciata dai commissari sulla base di una relazione, quella di scioglimento per mafia, di cui sono state prese in considerazione tutte le criticità.

Tema case popolari e cambio della guardia ad Arca Capitanata: De Finis conta sul fatto che, siccome Pippo Liscio, presidente neonominato, proviene dalla Capitanata e non da Taranto come Pascarella, le cose potrebbero andare meglio.

“Foggia può tornare a essere trainante?” ha chiesto il giornalista a Vaccaro: “La città ha tante risorse- ha risposto il procuratore- agricoltura, agroalimentare, energie rinnovabili per il sole e il vento. Io noto anche la voglia di reagire dei giovani. L’università ha fatto un lavoro importante, e spero che il prossimo rettore lavori in continuità con il precedente.  Ha fatto ha un lavoro di riscoperta dell’identità culturale, della città, della Daunia, della Capitanata.

È un momento di svolta della città, il lavoro che è stato straordinario, non ordinario. Lo dico sempre: noi abbiamo tolto le erbacce, arato, ora spetta ai cittadini seminare e far germogliare. Questo è il momento di cambiare, e non è solo l’attività di repressione quella che conta, bisogna porre le condizioni per ricostruire. Nel prossimo momento elettorale ognuno farà le sue scelte, certo. Ma io chiamo a raccolta i cittadini: basta stare al balcone solo a criticare, se uno ha dei talenti li metta a disposizione della città. Bisogna arrivare alle elezioni con una squadra che ha un progetto, che sa fare delle proposte. Un progetto di città prima ancora dei nomi per prepararsi alla ripartenza”. L’intervento di Vaccaro è stato il più “politico” dal punto di vista da lui enunciato, con appello alle forze imprenditoriali per creare sicurezza anche con politiche culturali adeguate, e senza indugi.

Il tema della sicurezza è stato declinato dagli ospiti in base alla propria competenza, Vaccaro ha sintetizzato: “Avere l’illuminazione e la videosorveglianza permette al cittadino di superare le chiusure, di non starsene rintanato in casa per paura”.

Per quanto riguarda la vicenda del comune di Foggia sciolto per mafia: “Dopo la fase delle indagini preliminari si giunga quanto prima al processo quanto prim. Sono preoccupato- ha aggiunto- dei 13mila procedimenti pendenti, 5 anni fa, quando sono arrivato, erano 5 mila”. Ha affrontato il tema, su cui più volte ha insistito, dei pochi presidi giudiziari in Capitanata, del Tribunale dei minori a Bari, del senso di “distanza” che un cittadino del Gargano avverte, al livello di tempo di percorrenza, per raggiungerli.

La costruzione comune della legalità si è concentrata e continua a concentrarsi sul tema del Pnrr, un punto su cui il lavoro di controllo, hanno detto Magno e Valiante, è capillare: “Presteremo massima attenzione all’utilizzo dei soldi pubblici – ha sottolineato Vaccaro- e qualunque segnalazione su comportamento illecito verrà approfondito. I soldi pubblici devono essere spesi con la sola finalità del benessere dei cittadini”.