‘Giovanna Frino, di anni 44’, in memoria del femminicidio ad Apricena

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Stato Donna, 22 dicembre 2022.Giovanna Frino, di anni 44″. Così l’omaggio alla memoria della vittima davanti all’abitazione della donna ammazzata dal marito, Angelo Di Lella, ad Apricena e una coccarda sul cancello. Nell’attesa degli esiti dell’autopsia e poi della data in cui verranno celebrati i funerali, è questa, via Saragat, in zona cosiddetta “sacra famiglia”, la strada in cui viveva. Mentre il paese, il giorno dell’omidicio ha fermato gli eventi natalizi e intorno alla casa, come ovunque, si sono accese da giorni le luci di Natale, anche i vicini chiamati in causa da un post della sorella di Giovanna sono increduli. Avrebbero sentito di litigi ma… non avrebbero mai pensato.

È lo scenario, lo schema che si presenta spesso davanti ai femminicidi, “nessun segnale” ha scritto Stato Donna ma poi si aprono altri scenari. Simonetta Molinaro: “Prima del femminicidio ci sono sempre dei segnali”

Via Saragat, nel condominio di Giovanna, dove un’immagine sacra campeggiava dal balcone invocando aiuto e protezione, “sarà intitolata alla sua memoria e a quella di tutte le vittime di femminicidio- ha detto il sindaco Antonio Potenza– di questo abbiamo avvisato la famiglia. Apricena si è stretta intorno al dolore della famiglia con grande senso di solidarietà. Abbiamo garantito il sostegno psicologico ed economico alle figlie perché i loro sogni devono andare avanti”.

Deliberato un capitolo di spesa, in bilancio, da dedicare alle famiglie vittime di femminicidio: sarà attivato un conto corrente dedicato, da destinare a queste attività dove sarà anche possibile, per chi vorrà, fare delle donazioni spontanee. “Continueremo, nel corso 2023, con iniziative sociali per parlare di questa emergenza e sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi, senza retorica e colori di partito, non ne possiamo più di leggere ogni giorno il numero crescente di queste vittime innocenti, donne e madri uccise tra le mura domestiche: dobbiamo lavorare perché queste tragedie non avvengano mai più”.