Regali di Natale online, la Polizia Postale avvisa: “Attenti alle truffe”

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Stato Donna, 20 dicembre 2022. La truffa classica è ben rappresentata da uno degli ultimi casi su cui la Polizia Postale ha indagato. Si sta parlando della “prima vittima delle vacanze di Natale”, scrive il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale della Puglia.

Ecco il caso. “L’inserzione è su un sito tra i più utilizzati dagli utenti e l’inserzionista sembra serio e affidabile. Il bene in vendita ha un costo interessante: solo 100 euro comprensivi di spese di spedizione. Il venditore però “sposta” la trattativa in sede privata, si avvale di tre indirizzi mail sui quali continuare e concludere l’accordo e attraverso i quali comunica le coordinate bancarie su cui effettuare il pagamento. E qui scatta la trappola. Sfuggendo alle verifiche della piattaforma su cui è riportata la vendita, l’inserzionista fa effettuare il pagamento mediante ricarica di una carta prepagata. L’ottima occasione legata al prezzo estremamente conveniente, nascondeva però la truffa: “Oltre alla delusione per l’acquisto sfumato, l’amara sorpresa di vedere volatilizzati i risparmi destinati ai regali”.

Il vademecum sarà disponibile sul sito della Polizia di Stato, sul portale del Commissariato di P.S. on line e sulle relative pagine Facebook e Twitter. Nel decalogo anticipato alcuni consigli. Il primo, che può sembrare banale, ma non lo, è quello di utilizzare software e browser completi ed aggiornati, dare la preferenza a siti certificati o ufficiali, leggere sempre i commenti e i feedback di altri acquirenti perché anche le informazioni sull’attendibilità del sito, attraverso i motori di ricerca, sui forum o sui social sono utilissime. “Le ‘voci’ su un sito truffaldino circolano velocemente online”.

Altro consiglio è quello di utilizzare soprattutto carte di credito ricaricabili: “Per completare una transazione d’acquisto sono indispensabili pochi dati come numero di carta, data di scadenza della carta ed indirizzo per la spedizione della merce. Se un venditore chiede ulteriori dati probabilmente vuole assumere informazioni personali (numero del conto, PIN o password) che, in quanto tali, dovete custodire gelosamente e non divulgare. Al momento di concludere l’acquisto, la presenza del lucchetto chiuso in fondo alla pagina o di “https” nella barra degli indirizzi sono ulteriori conferme sulla riservatezza nella trasmissione dei dati inseriti nel sito e della presenza di un protocollo di tutela dell’utente, ovvero i dati sono criptati e non condivisi”.

Non cadere nella rete del phishing e/o dello smishing, ovvero nella rete di quei truffatori che attraverso mail o sms contraffatti, richiedono di cliccare su un link al fine di raggiungere una pagina web trappola e sfruttando meccanismi psicologici come l’urgenza o l’ottenimento di un vantaggio personale, riusciranno a rubare informazioni personali quali password e numeri di carte di credito per scopi illegali. L’indirizzo Internet a cui tali link rimandano differisce sempre, anche se di poco, da quello originale.

“Non sempre…. è sempre un buon affare”, cioè bisogna diffidare di un oggetto messo in vendita a un prezzo irrisorio, con troppa differenza tra i prezzi proposti e quelli di mercato. “Diffidare, inoltre- dice la Polizia Postale- di chi chiede di esser contattato al di fuori della piattaforma di annunci con e-mail ambigue ma anche di chi ha troppa fretta di concludere l’affare”