Terziario Donna Confcommercio: “Un patto fra generi e generazioni”

0

(ANSA) – ROMA, 01 DIC – Sono quasi 1,4 milioni le imprese femminili in Italia, il 22,1% del totale. Di queste, i due terzi (66,8%) operano nel terziario, un quarto sono società di capitale e sono cresciute dell’1,6% negli ultimi 5 anni. Nel 2021 hanno subito un calo di iscrizioni del 12,1% rispetto al 2019, quindi al periodo pre-pandemia, a fronte del -21% registrato nel 2020 rispetto all’anno precedente.

Da sin la presidente nazionale di Terziario Donna Anna Lapini, la ministra Eugenia Roccella che ha concluso i lavori del Forum e Lucia La Torre, presidente Terziario Donna della provincia di Foggia

Sono i dati presentati al Forum Nazionale di Terziario Donna con le imprenditrici di Confcommercio. “Le imprenditrici del terziario intendono coinvolgere tutti”, ha detto Anna Lapini, presidente Terziario Donna Confcommercio, in un “patto fra generi e generazioni per eliminare il gender gap di formazione, accesso al credito, conciliazione tra lavoro e vita privata, e tanto altro ancora che non consente alle donne di competere, sul mercato e nella vita, ad armi pari”.

Per 6 imprenditrici su 10 del terziario è fondamentale favorire la conciliazione tra lavoro e vita privata, (tema per il quale è peraltro massimo lo stacco con gli imprenditori uomini, ben 15 punti): lo indicano come priorità il 64% delle intervistate – percentuale che sale al 70% fra le laureate. Nove imprese femminili su dieci ritengono importante adottare misure green e il 47% prevede di fare investimenti orientati a ridurre gli impatti dell’ambiente per il triennio 2022-2024.

Ma a “bloccare” la transizione ecologica di un’impresa femminile su tre sono le risorse finanziarie: il 39% delle imprese femminili dichiara di avere problemi con l’accesso al credito contro il 35% di quelle maschili. Le problematiche aumentano per le imprese femminili di più recente formazione, il 44%, e per le imprese giovanili che toccano quota 43%. (ANSA).